L’attaccamento materno è una parte fondamentale della vita di una scimmia, avere una madre è fondamentale per la sopravvivenza delle scimmie. Una madre che è presente e disponibile aiuta a sviluppare un senso di sicurezza e di fiducia negli altri esemplari. Si tratta di un legame che va oltre il semplice nutrimento. L’attaccamento materno è una relazione profonda che si forma inizialmente durante la gravidanza e si rafforza ulteriormente durante l’allattamento.
Attaccamento materno scimmie: esempi
Le scimmie hanno un legame con la madre che è molto forte. Il contatto fisico è una parte importante dell’attaccamento materno. Le scimmie si stringono l’una all’altra, si abbracciano, si grattano a vicenda e si lisciano a vicenda. Queste interazioni sono importanti per le scimmie in quanto aiutano a calmare l’ansia, a rafforzare la fiducia nella madre e a sviluppare un senso di sicurezza.
In generale, gli scimpanzé e le altre scimmie mostrano un forte attaccamento tra madre e figlio. La madre si prende cura del proprio cucciolo sin dal momento della nascita. Si prende cura di lui, lo allatta, lo coccola e si occupa di lui. Per tutta la vita, le madri scimmia si prendono cura dei propri figli, li proteggono, li nutrono e li incoraggiano a esplorare il mondo.
L’attaccamento materno può inoltre essere visto nel gioco tra madre e figlio. Le scimmie giocano insieme, si coccolano e si aiutano a vicenda. I bambini imparano il comportamento sociale dalle loro madri e possono apprendere a interagire con altri simili.
Le scimmie possono anche mostrare segni di attaccamento materno quando si sentono minacciate. Si aggrappano ai loro genitori e si aggrappano alla madre quando sono spaventati. Questo è un modo in cui le scimmie dimostrano il loro legame con la madre.
L’attaccamento materno può anche essere visto nella formazione di gruppi sociali. Le scimmie tendono a formare gruppi di madri e figli che si aiutano e si proteggono a vicenda. Le madri scimmia sono solitamente le leader del gruppo e prendono decisioni importanti che influenzano la vita del gruppo.
Gli studi
L’attaccamento materno è una delle emozioni più potenti che un essere umano può provare. Ma è qualcosa che non è limitato solo all’uomo. Un recente studio ha dimostrato che l’attaccamento materno è una caratteristica presente anche nelle scimmie.
Un team di ricerca, guidato da un gruppo di ricercatori della Duke University, ha esaminato la relazione tra madri e cuccioli di macachi a faccia bianca nello Zambia. Hanno notato che le madri erano molto protettive nei confronti dei cuccioli, sia quando erano presenti che quando erano assenti.
I ricercatori hanno osservato che le madri trascorrevano più tempo con i loro cuccioli e li usavano come punto di riferimento per le attività quotidiane. Ciò significa che le madri non si allontanavano dai loro cuccioli più di quanto non fossero già nelle vicinanze.
Inoltre, le madri fornivano anche un supporto emotivo ai loro cuccioli. Quando i piccoli macachi erano spaventati o in difficoltà, le madri li rassicuravano. Se i cuccioli erano tristi o arrabbiati, le madri li confortavano e li incoraggiavano.
Questo studio dimostra che le scimmie provano l’attaccamento materno come gli esseri umani. Dimostra che le madri usano le proprie emozioni per sostenere i loro piccoli e che cercano anche di proteggerli in situazioni difficili.
Questo studio aiuterà gli scienziati a capire meglio come sono formate le emozioni di attaccamento materno e come influenzano il comportamento delle scimmie. Questa ricerca può anche aiutare gli esperti a migliorare le loro tecniche di allevamento e prendersi cura delle scimmie.
Lo studio che fa discutere
Si intitola “Triggers for mother’s love” ed è uno studio della neuroscienziata Margaret Livingstone, condotto presso l’Università di Harvard e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, rivista e organo ufficiale dell’American National Academy of Sciences. Ciò che ha davvero fatto decollare lo studio è stata la reazione di oltre 250 scienziati, che hanno firmato una lettera al PNAS chiedendo una ritrattazione. A loro volta, gli attivisti per i diritti degli animali hanno ricordato il lavoro precedente di Livingstone, che prevedeva la sutura temporanea delle palpebre delle scimmie appena nate per studiare l’effetto sulla loro cognizione.
Per completare il suo esperimento, Livingston ha condotto studi su femmine di macaco che sono state separate dai loro neonati e leggermente sedate per riprendersi dal trauma. Durante questo periodo, ha messo uno o due giocattoli vicino a loro per testare il comportamento della madre. I bambini svantaggiati sono stati allevati a mano per esaminare gli effetti della ridotta esperienza visiva precoce sullo sviluppo cognitivo.
La ricerca, la sua motivazione e soprattutto la cura delle madri e dei bambini ha suscitato un forte dibattito tra gli scienziati e ha rilanciato il dibattito etico sugli esperimenti sugli animali. In una dichiarazione della Harvard Medical School, la ricerca:
può aiutare i ricercatori a comprendere i legami materni umani e guidare le misure adattive per aiutare le donne a far fronte alla perdita subito dopo un aborto spontaneo o un parto morto.
C’è stata una forte risposta da parte della comunità scientifica, in particolare comportamentisti animali e ricercatori sui primati come Alan McElligott del Centro per la salute animale della City University di Hong Kong, che ha firmato una lettera al PNAS. A queste proteste si sono uniti gruppi come People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), che si oppone a tutte le forme di sperimentazione animale.