I ricercatori hanno sviluppato una nuova tecnologia per vedere molecole molto piccole in 6D. Ispirata al progetto del James Webb Space Telescope (JWST), l’ultima tecnologia utilizza segmenti di specchi per smistare e raccogliere la luce su scala microscopica e scattare immagini tridimensionali delle molecole sia in posizione che in orientamento.
I ricercatori della McKelvey School of Engineering della Washington University di St. Louis hanno sviluppato un nuovo microscopio chiamato radially and azimuthally polarized multi-view reflector (raMVR). Il microscopio si basa sulla raccolta della maggior quantità di luce possibile, proprio come il telescopio James Webb. Ma invece di vedere oggetti lontani, la nuova tecnologia utilizza la luce per distinguere le proprietà di piccole molecole fluorescenti legate alle proteine e alle membrane cellulari.
“L’impostazione è parzialmente ispirata ai telescopi. È una configurazione molto simile. Invece della familiare forma a nido d’ape del JWST, usiamo specchi a forma di piramide”, ha detto Zhang, autore dello studio.
Il microscopio raMVR può essere utilizzato per l’imaging delle posizioni e degli orientamenti tridimensionali (3D) di singole molecol su una gamma di profondità di 1,5 miecron. La sua risoluzione è 1,5 volte migliore rispetto alle tecniche più avanzate. Utilizza ottiche di polarizzazione chiamate piastre d’onda insieme ai suoi specchi a forma di piramide per separare la luce in otto canali, ognuno dei quali rappresenta una parte diversa della posizione e dell’orientamento della molecola.