Il sesso dei neonati maschi è deciso da un gene che determina il sesso maschile sul cromosoma Y, le femmine hanno due cromosomi X. L’X contiene circa 900 geni che svolgono ogni sorta di attività non legata al sesso. Il cromosoma Y contiene, invece, un gene fondamentale che dà il via allo sviluppo maschile nell’embrione. A circa 12 settimane dal concepimento, questo gene principale ne attiva altri che regolano lo sviluppo del testicolo. Il testicolo embrionale produce ormoni maschili (testosterone e suoi derivati), che assicurano che il bambino si sviluppi come maschio. Abbiamo un problema, però: il cromosoma Y umano sta degenerando e scomparendo. Un articolo pubblicato su Nature, quest’anno, suggerisce che la degradazione del cromosoma è stabile e questo suggerisce che le possibilità sono due: la perdita di geni dalla Y potrebbe stabilizzarsi producendo comunque altri geni essenziali o ci potrebbe essere una perdita più veloce e l’Y potrebbe scomparire in pochi milioni di anni, portando alla nostra estinzione. A meno che non evolviamo per produrre un nuovo gene sessuale.

La buona notizia è che due specie di roditori hanno già perso il loro cromosoma Y ma sono comunque sopravvissuti. Un nuovo articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science mostra come il ratto spinoso indomalese (Maxomys surifer Miller, 1900) abbia nel suo corredo genetico un nuovo gene che determina il sesso maschile.

Lo studio, sviluppato dalla biologa dell’Università di Hokkaido Asato Kuroiwa e il suo team, ha scoperto che in questi ratti, maschi e femmine hanno un solo cromosoma X (XO/XO) e il cromosoma Y è completamente perso.  La maggior parte dei geni presenti nella Y dei ratti spinosi è stata trasferita su altri cromosomi, scoprendo così sequenze che si trovavano nei genomi dei maschi ma non delle femmine.

La nuova scoperta sostiene, quindi, una possibilità alternativa: gli esseri umani potrebbero sviluppare un nuovo gene che determina il sesso. Tuttavia, l’evoluzione di un nuovo gene che determina il sesso potrebbe portare a delle strane evoluzioni. Cosa succederebbe se più di un nuovo sistema genico si evolvesse in diverse parti del mondo? Una “guerra” dei geni sessuali potrebbe portare alla separazione tra nuove specie, cosa che è già successa in alcuni animali, come gli ornitorinchi, mammiferi che hanno cromosomi sessualipiù simili a quelli degli uccelli e completamente diversi dagli altri mammalia.

Quindi, se qualcuno visitasse la Terra tra 11 milioni di anni, potrebbe non trovare nessun uomo – o diverse specie umane, tenute separate dai loro diversi sistemi di determinazione del sesso.