Sam Bankman-Fried è stato recentemente ospite di un evento del New York Times, nonostante il suo exchange FTX abbia dichiarato bancarotta e lui sia accusato di frode. “Ho avuto un gran brutto mese”, ha detto davanti al pubblico incredulo del DealBook Summit, aggiungendo di non avere praticamente più un solo centesimo sul conto corrente.
Prima di cadere in disgrazia, SBF era considerato uno dei giovani di maggior successo della storia, nonché uno dei pochi self-made billionaire under 30. FTX era uno dei quattro exchange di criptovalute più grandi al mondo. Nel frattempo, il management ha presentato istanza di fallimento e migliaia di clienti hanno perso tutti i loro fondi.
È piuttosto insolito che un imprenditore caduto in disgrazia – e accusato a vario titolo di frode – decida di comparire in un evento pubblico e rilasciare dichiarazioni, a maggior ragione considerato che ci sono delle indagini ancora in corso. SBF ha confessato di aver scelto di continuare a rilasciare dichiarazioni nonostante il parere contrario dei suoi avvocati.
“Mi rimane solo una carta di credito con un credito negativo di 100.000 dollari”, ha raccontato per poi aggiungere di aver scelto di partecipare alla conferenza ignorando i consigli dei suoi avvocati.
“Mi rimane solo una carta di credito con un credito negativo di 100.000 dollari”, ha raccontato. “Non ho mai commesso o tentato di commettere una frode”. Prima del fallimento della sua azienda, di cui abbiamo raccontato qui, Sam Bankman-Fried aveva un patrimonio stimato attorno ai 15 miliardi di dollari ed era un promotore del cosiddetto effective altruism. Tra le altre cose, SBF è stato anche il secondo più grande finanziatore della campagna presidenziale di Joe Bide, anche se ha recentemente ammesso di aver donato altrettanti soldi ai repubblicani – salvo scegliere di occultare le donazioni sfruttando dei cavilli legali per evitare di ricevere una copertura sfavorevole da parte dei media americani di sinistra.