Api e affini non si concedono molte pause, forse siamo noi ad avere più tempo libero. Sono soprattutto le api sociali ad avere questa grande predisposizione al lavoro. Si spostano più lontano e di frequente per raccogliere il polline e il nettare necessari. Il motivo per questo lavoro extra delle api sociali rispetto a quelle solitarie per il volo necessario a raggiungere distanze maggiori è facile da capire. L’ape sociale deve pensare al sostentamento di tutto il gruppo e non della sua singola famiglia. Deve quindi raggiungere una distanza superiore per ottenere il cibo utile a soddisfare un’intera colonia.
Per soddisfare tali richieste di polline e nettare per la colonia, questo tipo di api ha sviluppato adattamenti efficaci. Ecco che le api sociali hanno inventato una forma di comunicazione multilivello che consente a tutte le altre di comprendersi. Rivolgono la propria attenzione alla zona con più resa e minor spesa energetica. Un’altra marcia in più delle api sociali è l’ampiezza della loro dieta consentendo loro di raggiungere distanze maggiori.
Lo studio con i suoi risultati suggerisce che i molti tratti legati alla socialità delle api hanno coinvolgimenti per la previsione dei servizi di impollinazione. Inoltre, anche per la conservazione per api e piante. Pure le dimensioni del corpo e la costanza dei fiori contribuiscono a far compiere viaggi più lunghi.
Le api non sono solo instancabili lavoratrici alla ricerca di nuove risorse, ma rappresentano loro stesse delle risorse. Tutelare le api sociali è uno degli obiettivi primari dell’uomo, perché loro compiono l’impollinazione necessaria a sviluppare nutrimenti sul nostro pianeta. Dobbiamo aiutare le api a svolgere la loro odissea quotidiana per consentire alle piante di riprodursi.
- L’odissea delle api sociali per trovare il cibo (kodami.it)