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A proposito di donne e di arte, ecco il mio corto preferito, autoprodotto e girato in 16 mm.
La regista e attrice è Maya Deren, ballerina, regista e antropologa; ho messo un pezzo della bio di wikipedia nell’approfondimento.
Il cortometraggio l’ho visto per la prima volta alla Tate Modern, fu una rivelazione.
La sua opera è allucinata e visionaria, ha influenzato profondamente il nuovo cinema americano, su tutti David Lynch.
Troverete molte cose tipiche dell’estetica lynchiana nei suoi lavori: la narrazione a spirale, la questione dell’identità, l’oniricità.

[more][quote]Maya Deren, il cui vero nome era Eleanora Derenkovskaja, nacque a Kiev pochi mesi prima dello scoppio della rivoluzione d’Ottobre, in una famiglia ebrea benestante. Entrambi i genitori di Elin’ka erano persone di grande cultura, e in particolare il padre era uno psichiatra allievo di Pavlov. Le allusioni psicoanalitiche che affiorano nelle opere di Maya Deren sono in parte dovute all’influenza dell’ambiente familiare, la stessa Eleonora si definisce un’escrescenza della mente paterna. Le simpatie trotskijste del padre e il crescente timore di rappresaglie antisemite indussero i Derenkovskij a lasciare l’Unione Sovietica nel 1922 per trasferirsi a Syracuse, New York, negli Stati Uniti. I Derenkovskij ottennero la cittadinanza statunitense nel 1928, adottando il cognome di Deren.
Deren studiò giornalismo e scienze politiche alla Syracuse University. A partire dalla metà degli anni trenta, cominciò a frequentare i movimenti socialisti newyorkesi, sviluppando le forti convinzioni femministe che ritroviamo anche nelle sue opere. Contemporaneamente cominciò a interessarsi alla scena dell’avanguardia, legata soprattutto alle suggestioni provenienti dal surrealismo francese. Sposò un compagno di studi, Gregory Bardacke, che era anche un attivista di sinistra. Nel 1939 si laureò in letteratura inglese allo Smith College, e divorziò da Bardacke.[/quote][/more]

http://it.wikipedia.org/wiki/Maya_Deren

NOTA: Non è un post sull’artista in particolare, ma su questo splendido cortometraggio.

Buona visione!