Un nuovo studio a RMI (Imaging a risonanza magnetica) ha rivelato che il consumo di alcol, anche in quantità basse o moderate, durante la gravidanza può modificare la struttura cerebrale del bambino e ritardarne lo sviluppo. I risultati dello studio saranno presentati alla riunione annuale della Radiological Society of North America (RSNA).
Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato gli esami di risonanza magnetica di 24 feti con esposizione prenatale all’alcol, con gestazione compresa tra le 22 e le 36 settimane. Le madri che hanno partecipato alla ricerca hanno compilato dei questionari -anonimi- i Pregnancy Risk Assessment Monitoring System (PRAMS), risultanti da un progetto di sorveglianza dei Centers for Disease Control and Prevention e dei dipartimenti sanitari americani, e il T-ACE Screening Tool, un protocollo che con quattro domande identifica l’entità di consumo di alcol.
Nei feti esposti all’alcol, il punteggio di maturazione totale fetale (fTMS) è risultato significativamente più basso rispetto ai controlli dei feti di pari età e il solco temporale superiore destro (STS) meno profondo. Il solco superiore destro è coinvolto nella cognizione sociale, nell’integrazione audiovisiva e nella percezione del linguaggio.
“Abbiamo riscontrato i maggiori cambiamenti nella regione cerebrale temporale e nell’STS”, ha detto la dott.ssa Kasprian. “Sappiamo che questa regione, e in particolare la formazione del STS, ha una grande influenza sullo sviluppo del linguaggio durante l’infanzia”.
Secondo i ricercatori, il ritardo nello sviluppo cerebrale del feto potrebbe essere specificamente correlato a uno stadio ritardato di mielinizzazione e a una girografia meno distinta nei lobi frontali e occipitali.
Il processo di mielinizzazione è fondamentale per il funzionamento del cervello e del sistema nervoso. La mielina protegge le cellule nervose, consentendo loro di trasmettere più velocemente le informazioni. Importanti tappe dello sviluppo nei bambini, come il rotolamento, il gattonamento e l’elaborazione del linguaggio, sono direttamente collegate alla mielinizzazione.
La girrificazione si riferisce alla formazione delle pieghe della corteccia cerebrale. Questo ripiegamento amplia la superficie della corteccia con uno spazio limitato nel cranio, consentendo un aumento delle prestazioni cognitive. Quando la girificazione diminuisce, la funzionalità si riduce.
I cambiamenti cerebrali sono stati osservati nei feti anche a bassi livelli di esposizione all’alcol
I ricercatori hanno aggiunto che 17 delle 24 madri che si sono sottoposte allo studio, hanno dichiarato di bere alcolici in modo relativamente poco frequente, con un consumo medio di meno di una bevanda alcolica alla settimana, ma che nonostante la bassa frequenza siano stati in grado di “rilevare cambiamenti significativi in questi feti sulla base della risonanza magnetica prenatale”, dichiara il dottor Kienast.
“Le donne in gravidanza dovrebbero evitare rigorosamente il consumo di alcol”, ha dichiarato il dottor Kienast. “Come abbiamo dimostrato nel nostro studio, anche bassi livelli di consumo di alcol possono portare a cambiamenti strutturali nello sviluppo cerebrale e a un ritardo nella maturazione del cervello”.
I ricercatori auspicano di poter incontrare i nascituri in età più avanzata, per poter valutare meglio le conseguenze dell’alcol sul loro sviluppo. “Tuttavia, possiamo ipotizzare che i cambiamenti che abbiamo scoperto contribuiscano alle difficoltà cognitive e comportamentali che possono verificarsi durante l’infanzia”.