La prospettiva di vita delle persone con sclerosi multipla si allunga. Grazie alle nuove terapie e a diagnosi anticipate si può affrontare senza incertezza qualsiasi momento particolare della vita. Inoltre, negli anziani la progressione verso la disabilità è meno alta. Al congresso europeo si sono riuniti ad Amsterdam più di 8mila neurologi, ricercatori, specialisti della riabilitazione. La sclerosi multipla colpisce soprattutto le donne. In gravidanza si deve porre attenzione agli anticorpi monoclonali compatibili con l’allattamento senza effetti collaterali o negativi sul feto.

 

Attualmente disponiamo di terapie target capaci di bloccare e controllare le forme recidivanti remittenti, nelle forme progressive la ricerca deve andare avanti.

Gianluigi Mancardi, professore di neurologia all’Università di Genova

 

 

Al congresso europeo si sono raccolti vari pensieri sulle cure fino al trapianto autologo di cellule staminali del sangue. Si è parlato di farmaci e della validità della riabilitazione.

L’elevato costo dei farmaci neurologici di ultima generazione pone un problema di sostenibilità del sistema. In sintesi, però la sclerosi multipla può essere monitorata con i farmaci adatti e dosati nel tempo.

 

La sclerosi multipla oggi non è più una condanna alla sedia a rotelle, abbiamo oltre venti terapie autorizzate e strumenti per scegliere la migliore soluzione, a seconda delle variabilità individuali.

Luca Battistini, direttore del laboratorio di Neuroimmunologia alla Fondazione Santa Lucia