Ieri sera Elon Musk ha parlato in italiano, più o meno. Il miliardario ha retwittato un articolo del quotidiano La Repubblica: si parlava proprio di una delle sue aziende ed è stato scritto da Andrea Stroppa, un esperto di sicurezza informatica che in passato aveva già più volte interagito con Musk su Twitter.
“Perché Starlink può diventare un’opportunità per l’Italia”, si legge nel titolo dell’articolo condiviso dal fondatore di Tesla e SpaceX. «Sìì», è il commento lapidario che accompagna il retweet.
Andrea Stroppa, che si è ritagliato un ruolo fin da giovanissimo nel mondo dell’hacking e dell’innovazione, di recente aveva condiviso proprio su Twitter la sua esperienza con Starlink, il servizio di internet via satellite di SpaceX. «Abito nella periferia italiana», aveva scritto. «A sinistra il mio vecchio ISP, a destra la mia connessione con Starlink». 9.25Mbps da una parte, 281.48Mbps dall’altra.
Quello di Stroppa è un nome ricorrente nel feed di Elon Musk. Forte della sua esperienza proprio nel campo dello studio del fenomeno delle bot machine e della disinformazione coordinata sui social, il giovane italiano era stato uno dei primi a sostenere pubblicamente le accuse dell’imprenditore nei confronti di Twitter. Guadagnandosi in questo modo la sua attenzione e il suo rispetto.
— Elon Musk (@elonmusk) November 14, 2022
E se Stroppa finisce periodicamente nei retweet di Musk, la frequenza di comparsa del nome del miliardario nella bacheca dell’italiano è ancora più significativa. «I media descrivono Elon Musk come un idiota, ma chi è il vero idiota? Chi non è caduto nella frode di Sam Bankscam-Fried [sic] o chi gli ha dedicato dozzine di copertine e interviste?», si legge in un post del 12 novembre. E Musk risponde, mette un cuoricino e rilancia condividendo dei meme. E così in dozzine di altre occasioni.