Nel weekend Crypto.com ha generato una nuova ondata di panico tra gli investitori, dopo che alcuni utenti di Twitter avevano notato e segnalato una bizzarra transazione effettuata dall’exchange. Non è un periodo particolarmente sereno per il settore delle criptovalute: FTX, il quarto exchange di criptovalute più grande al mondo, ha recentemente presentato istanza di fallimento. Gli analisti e gli stessi investitori ora temono che anche gli altri big del settore possano collassare senza preavviso.
Crypto.com – il colosso delle criptovalute che ha ribattezzato lo Staples Center di Los Angeles – aveva trasmesso 320.000 ETH (circa 400 milioni di euro) ad un indirizzo di proprietà di una società rivale. La transazione risale allo scorso 21 ottobre, ma è stata segnalata solamente pochi giorni fa.
in poche ore si era sparsa la notizia della transazione, alimentando la paura che anche Crypto.com fosse in difficoltà, e che i suoi amministratori stessero svuotando in gran segreto i conti della società per sottrarli a possibili creditori. Fortunatamente le cose non stavano così.
Il CEO di Crypto.com Kirs Marszalek ha ammesso che si è trattato di un errore materiale: i fondi dovevano essere trasferiti su un cold wallet (cioè un wallet non connesso ad internet) di proprietà della sua azienda. Al contrario, i 320mila ETH sono finiti su un indiritto di Gate.io, un exchange rivale. I fondi in questione ammontavano all’80% delle riserve in Ether di Crypto.com.
Le rassicurazioni di Marszalek non sono state sufficienti. La paura che anche Crypto.com potesse fare la fine di FTX si era ormai sparsa a macchia d’olio sui gruppi dedicati agli appassionati di criptovalute di Twitter e Discord. Moltissime pagine specializzate hanno consigliato ai loro follower di ritirare i loro fondi depositati su Crypto.com.
Nel frattempo, Gate.io ha restituito i 320.000 ETH alla società rivale. Non è la prima volta che Crypto.com commette un errore del genere: ad agosto l’azienda aveva trasmesso ad un suo cliente oltre 7 milioni di dollari, invece dei 68 dollari a cui avrebbe avuto diritto. Il cliente non è stato tanto onesto quanto Gate.io: non ha mai restituito i fondi e attualmente c’è una causa in corso per determinare se ha o meno l’obbligo di restituirli.