Condividere la vita di tutti i giorni con qualcuno ed essere coinvolti in progetti di comunità è essenziale per combattere il rischio di demenza. Non sentirsi mai soli è un’associazione a un più lento deterioramento della mente. il 4% dei casi mondiali di demenza verrebbe prevenuto con il contrasto dell’isolamento sociale.
Difficile però capire quali siano i comportamenti sociali che prevengono le demenze. Gli scienziati hanno analizzato un’ampia gamma di parametri per la misurazione delle connessioni sociali. Tutto ciò in circa 40mila persone e in 13 studi svolti in sei diversi continenti. L’obiettivo era comprendere il legame tra differenti attività e il tasso di cambiamento annuale nelle funzioni cognitive.
Perciò si è scoperto che passare la vita con qualcuno o più persone, viverci insieme e impegnarsi settimanalmente in qualcosa di collettivo giova alla cognizione. Non sentirsi mai soli porta beneficio e rallenta l’invecchiamento del cervello. I fattori che invece non cambiano la salute cerebrale sono il grado di supporto sociale, avere un confidente fisso o la soddisfazione per le proprie relazioni. Questo studio è rilevante per la salute pubblica. In futuro sarà utile per prevenire l’Alzheimer e altre demenze e a programmi di sostegno alla terza età. La socialità quindi preserva la salute della mente!