A breve si terrà la prossima riunione della Bce con un nuovo aumento dei tassi dei mutui. Potrebbe arrivare anche a +0,75% con ricadute gravi su chi ha scelto un tasso variabile invece che fisso. La rata mensile potrebbe salire di quasi 50 euro portando a un aumento di quasi 150 euro in più rispetto a inizio 2022. In caso di tasso fisso, in pratica, sarà sempre più oneroso avere un mutuo a tasso fisso rispetto al passato.
In pratica, per calcolare l’aumento della rata di un mutuo bisogna prendere di riferimento un finanziamento medio. Un modo per valutare la crescita degli aumenti dei tassi della BCE e ipotizzando che l’indice di riferimento dei mutui variabili crescerà dello 0,75%. Il tasso di partenza già a gennaio usato nell’analisi è pari a 0,67% (rata mensile pari a 456 euro).
Ecco che chi ha un finanziamento variabile da 126mila euro a gennaio 2022 si trova a pagare 604 euro di rata. Il 32% in più rispetto alla prima rata. A ottobre 2022 è arrivata a 556 euro (100 euro in più a confronto dell’inizio). Si tratta di aumenti significativi che incrementano la pressione già portata con il caro-energia. Da un’indagine è venuto fuori che 780mila mutuatari potrebbero ritrovarsi costretti a saltare le future rate per il continuo rialzo dei prezzi.