I livelli nell’atmosfera di metano, protossido di azoto e anidride carbonica, i principali gas serra, hanno raggiunto nuovi record nel 2021. L’allarme è stato lanciato dal Greenhouse Gas Bulletin, il nuovo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), il quale riporta, per il 2021, un grande balzo annuale nelle concentrazioni di metano da quando sono cominciate le misurazioni 40 anni fa.

L’aumento della quantità di anidride carbonica dal 2020 al 2021 è stato superiore a quello che è il tasso di crescita medio annuo degli ultimi dieci anni. Le misurazioni effettuate dall’Omm mostrano che questi livelli continuano ad aumentare a livello globale, così come, dal 1990 al 2021 è aumentato del 50% l’effetto del riscaldamento sul clima a causa delle emissioni di gas serra a lunga vita.

Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2021 sono state pari a 415,7 parti per milione (ppm), il metano a 1.908 parti per miliardo (ppb) e il protossido di azoto a 334,5 ppb, i quali rappresentano, rispettivamente, il 149%, il 262% e il 124% dei livelli precedenti alla nascita delle industrie.

Il Bollettino dei gas serra dell’Omm sottolinea, ancora una volta, l’enorme sfida – e la necessità vitale – di un’azione urgente per ridurre le emissioni di gas serra ed evitare che le temperature globali aumentino ulteriormente in futuro.

Il continuo aumento delle concentrazioni dei principali gas che causano il calore, compresa l’accelerazione record dei livelli di metano, dimostra che stiamo andando nella direzione sbagliata. Esistono strategie efficaci dal punto di vista dei costi per affrontare le emissioni di metano, soprattutto quelle provenienti dal settore dei combustibili fossili, e dovremmo attuarle senza indugio.

Tuttavia, il metano ha una vita relativamente breve, inferiore ai 10 anni, e quindi il suo impatto sul clima è reversibile. Come priorità assoluta e più urgente, dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica, che sono il principale motore del cambiamento climatico e dei fenomeni meteorologici estremi ad esso associati e che influenzeranno il clima per migliaia di anni attraverso la perdita di ghiaccio polare, il riscaldamento degli oceani e l’innalzamento del livello del mare.

Petteri Taalas, segretario generale dell’Omm