Il 42% dell’acqua immessa dagli acquedotti quotidianamente viene disperso. Per contrastare questo problema sono stati previsti finanziamenti mirati alla riduzione delle perdite idriche. Un problema veramente complesso e difficile da risolvere, visto che oltre 400mila km rappresentano una rete idrica interrata.
Una soluzione fattibile potrebbe nascere dalla fusione di tecnologia avanzata e dalla collaborazione tra due realtà, pubblica e privata. Ecco che allora il CNR e la start-up innovativa FLYTED hanno firmato un accordo per studiare e sperimentare soluzioni. Quest’ultime per identificare perdite idriche relative a reti di grandi dimensioni.
Un particolare riferimento va agli impianti interrati di trasporto acqua sotto la gestione degli acquedotti. Si uniscono così le valide forze di CNR e FLYTED. Il primo sviluppa strategie per ottenere immagini da sensori su satelliti, aerei, droni o in sito. Lo scopo è di controllare e proteggere infrastrutture e territori. FLYTED invece raccoglie dati strategici su strutture e territorio utilizzando gli UAS, i droni. La raccolta dati avviene tramite sensori integrati di precisione per rilievi in ambito di progettazione, costruzione e manutenzione infrastrutture.
In questo modo CNR e FLYTED riescono a raggiungere avanzamenti tecnologici trovando nuove soluzioni per controllare le perdite di infrastrutture idriche. Anche di quelle sotterranee e di grandi dimensioni. I droni usati allo scopo per le condutture sono sia multirotore che ad ala fissa. In area cittadina avviene tramite strumenti di terra.
Il controllo delle perdite sarà fatto con il georadar, che sfrutta la capacità di segnali a microonde di penetrare oggetti non metallici. Altri avanzati approcci di elaborazione potenzieranno la capacità del georadar di acquisire immagini tomografiche degli oggetti nel sottosuolo. Il loro accordo durerà tre anni attraverso test sul campo e procedure elaborate mirate allo specifico.
- CNR E FLYTED: DRONI PER INDIVIDUARE PERDITE IDRICHE (droneblog.news)