Ormai sembra chiaro che tra i vecchi maestri del cinema e gli addetti ai lavori che si occupano di cinecomics si sia creato un divario che sembra incolmabile. E lo testimoniano anche le ultime dichiarazioni di James Cameron, che ha descritto i protagonisti dei film DC e Marvel come “degli studenti del college”.
Ecco le parole del regista:
Quando guardo questi film grossi e spettacolari, e mi riferisco alla Marvel ed alla DC, sembra che non conti quanti anni abbiano i personaggi, perché si comportano sempre come se fossero degli universitari. Non vanno mai oltre a causa dei ragazzini che seguono questi lungometraggi. E tutto ciò che riguarda il ricevere i poteri e ciò che li spinge ad agire in un certo modo? Non c’è traccia di tutto questo nelle loro esperienze, e credo che non sia il modo corretto di fare film.
In passato James Cameron è stato vicino al realizzare un lungometraggio su Spider-Man. L’interesse per il supereroe Marvel veniva dal fatto che si trattasse di un personaggio che viveva in una città realmente esistente come New York, e per questo ha dichiarato che sarebbe stata una storia paragonabile a Terminator ed Alien, ambientata in un universo che si conosce, il nostro.
Ecco le sue parole:
Volevo fare un qualcosa di realistico, i supereroi di solito vengono inseriti all’interno di un universo fantasioso, mentre io volevo fare un qualcosa alla Terminator o Aliens, calato nella realtà. Nel mondo reale tu non sei nella mitica Gotham City, oppure al Daily Planet, non volevo raccontare un qualcosa di metaforico. Volevo parlare di un ragazzo morso da un ragno a New York, e che dopo aver acquisito dei poteri ha in mente questa fantasia di diventare Spider-Man, e perciò crea questo brutto costume, in cui fa fatica a stare e che gli dà problemi. Volevo un qualcosa di reale e che desse la percezione dell’esperienza umana. Sarebbe stata una cosa divertente da fare.
Una delle ultime sceneggiature di quel progetto risale al 1991, ed è stata diffusa online. Il villain del film doveva essere Doctor Octopus, interpretato da Arnold Schwarzenegger. In una delle versioni precedenti del soggetto c’era un linguaggio spinto, ed anche una scena di sesso. Tutto ciò fa intendere come Cameron volesse un cinecomics che, in effetti, si presentava piuttosto dfferente dagli standard attuali del genere. Anche lo Spider-Man protagonista era descritto come piuttosto cupo, quasi paragonabile protagonista de Le Metamorfosi di Kafka. Successivamente, a causa di problemi che coinvolsero Carloco, Viacom e Columbia il lungometraggio non si fece, slittando la sua produzione allo Spider-Man di Sam Raimi del 2002.