Se non ami le giornate fredde e piovose autunnali e invernali, allora puoi fuggire verso mete estive e calde grazie al visto “nomade digitale”. I paesi che hanno aderito di recente all’iniziativa sono tre. Il Portogallo ha ufficializzato un visto di lavoro relativo ai lavoratori a distanza, che potrebbero vivere e lavorare nel paese richiesto per 12 mesi. Il Portogallo ha una temperatura mite, è pieno di cultura fra natura e relax, ideale per una vacanza di lavoro. Oggi il visto di lavoro permette di vivere e lavorare nel paese purché si guadagni più del salario minimo portoghese. Attualmente è di 822,50 euro al mese impegnandosi di vivere lì per la maggior parte dell’anno.

Per avere il vantaggio del visto di lavoro a distanza del Portogallo bisogna essere impiegati da una società straniera. Inoltre, serve anche provenire da un paese che non è nell’UE o nel SEE. Dopo c’è la Malesia, dove il visto di lavoro attira le persone che lavorano da remoto e possono vivere ovunque. Si può lavorare in Malesia per 90 giorni, ma con le nuove normative anche 2 anni. La tassa iniziale per il visto è di 1.000 ringgit (circa 250 Euro). Con coniugi o figli costerà 500 ringgit in più (circa 150 euro) ciascuno.

Infine, la Colombia dove i nomadi digitali possono vivere e lavorare soggiornando per soli 90 giorni (rinnovabili per altri 90). Si è estesa la possibilità fino a due anni a patto di rispettare questi criteri a partire dal 22 ottobre:

  • un passaporto valido
  • un’assicurazione sanitaria
  • una lettera del datore di lavoro per dimostrare l’occupazione

Un modo per godere della possibilità di soggiornare in una di queste bellissime località. Basta preparare la valigia e partire all’avventura. Una soluzione per visitare il mondo lavorando!