Per merito di un test sulla pelle si può diagnosticare il Parkinson in soli 3 minuti. L’Università di Manchester ha creato questa metodologia per accelerare la ricerca sulla cura del morbo. Un metodo veloce, non invasivo e affidabile con un tampone cutaneo. Questo serve per scovare modifiche del sebo che possono dare l’allarme sulla malattia.

Il Parkinson è la malattia neurologica con la crescita più veloce. Non esiste ancora una cura e neanche un test preciso per diagnosticarlo. La prova di studio dei ricercatori si è basata su un caso di iperosmia ereditaria di una donna: una forte sensibilità agli odori. Molti anni prima che gli venisse diagnosticato il Parkinson, lei ha sentito un forte odore muschiato nel marito. Ecco che con l’odore ha potuto captare la presenza della malattia.

Già sapendo che la miscela chimica del sebo cambia nelle persone affette da Parkinson, i neurologi hanno creato un test per riconoscere tale mutamento. Il team lo ha fatto con prelevamento di tamponi a un gruppo di persone per verificare la loro composizione molecolare. L’esame ha osservato le differenze decisive fra persone sane e quelle colpite da Parkinson. il test, inoltre, ha una rapidità di tre minuti ed è il meno invasivo. Avere una diagnosi così rapida e precoce è l’ideale e il metodo potrebbe essere applicato anche ad altre malattie e condizioni grazie all’analisi del sebo.