Possedere un cane è un privilegio, ma ora è diventato anche una responsabilità. Dobbiamo prenderci cura dell’animale, educarlo, portarlo dal veterinario per i controlli e provvedere ai suoi bisogni. Non tutti però ci riescono a primo acchito, ecco perché il nostro Paese ha messo in vigore un documento definito patentino per cani.
Si tratta di un attestato conferito a qualsiasi proprietario di cani che frequenti un corso di formazione. Alla fine deve superare un test con esito positivo. L’attestato è rilasciato dai Comuni con il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale di riferimento. Chi frequenta il corso ha desiderio di conoscere in modo più approfondito il proprio cane.
Un corso della durata di 10 ore che parla della relazione uomo-cane, del suo comportamento e delle regole sul benessere dell’animale. Poi arriva il percorso avanzato per i proprietari o detentori di cani segnalati dalle Asl come “a rischio elevato per l’incolumità pubblica”. I cani di questo tipo sono quelli che dopo morsicatura o aggressione sono stati segnalati ai servizi veterinari delle Asl.
I servizi veterinari dovranno attivare un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicologiche e fisiche dell’animale. Poi tenendo anche un registro aggiornato dei cani identificati come animali a rischio, di cui specificato sopra. I cani segnalati potranno girare nei luoghi pubblici ma sempre al guinzaglio e con la museruola. Non è invece obbligatorio portare con sé il patentino. Se ci sarà un controllo, il proprietario del cane rilascerà un’autocertificazione. Se la persona non la possiede, allora avverrà l’arresto fino a tre mesi o sarà applicata l’ammenda fino a 206 euro previsti dal Codice Penale.