L’oca del Perù è un tubero commestibile che assomiglia a una patata, ma poco conosciuta in Italia, perché tipica del Sudamerica. In Europa questa è una pianta erbacea con coltura annuale. In autunno i suoi germogli non possono superare le prime gelate, ma le radici possono tollerare fino a meno cinque gradi nel terreno. Nelle zone miti si può coltivare come pianta perenne.
Le piante dell’oca necessitano di circa sei settimane per formare le radici commestibili. La raccolta non avviene prima della fine di ottobre. Ogni parte dell’oca è commestibile. I tuberi possono avere colori diversi con una lunghezza di 8 cm. Il loro sapore è amaro e piccante, perché è ricca di ossalati.
Il tubero ha vitamine A, B, C e carboidrati, ma ha poche proteine e pochi grassi. L’oca è un’ottima fonte di sali minerali (potassio, magnesio, fosforo e selenio). Pericoloso il consumo, perché ricco di sali di calcio, in caso di disturbi dell’intestino, calcoli renali, anemie e osteoporosi. In cucina l’oca del Perù si può mangiare fritta, bollita, al forno e anche con minestre e stufati. Nelle insalate vengono usate molto perché ricordano il sapore del limone. I germogli possono essere mangiati anche crudi, come il rabarbaro.