L’abbandono dei rifiuti non riesce a risparmiare neanche i parchi cittadini. Secondo i dati raccolti da Legambiente, vengono abbandonati 5 rifiuti ogni metro quadrato. Sono 31’961 i rifiuti raccolti e catalogati da quasi 700 volontari di Legambiente nei 66 transetti eseguiti in 56 parchi urbani di 28 città. I dati sono stati diffusi durante la 30esima edizione della campagna di volontariato “Puliamo il mondo“, in cui i cittadini di tutte le età possono contribuire a ripulire le aree verdi, le sponde dei fiumi e le spiagge dai rifiuti abbandonati.
I mozziconi di sigaretta rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti, seguiti da tappi di bottiglia o barattoli e linguette di lattina (9,4% del totale), pezzi di carta (8,1%) e pezzi di plastica (5,8%). In 25 dei 56 parchi sono state ritrovate anche mascherine, mentre in 7 parchi sono stati ritrovati anche guanti.
I monitoraggi sono stati effettuati in 56 parchi di 28 città (Ancona, Avellino, Bari, Borgaro Torinese (TO), Cagliari, Castel Maggiore (BO), Cesena, Chiaravalle (AN), Firenze, Genova, Milano, Napoli, Nicolisi (CT), Perugia, Pescara, Piacenza, Pineto (TE), Policoro (MT), Pozzuoli (NA), Roma, Rovigo, San Donà di Piave (VE), San Pietro in Cariano (VR), Sant’Arpino (CE), Succivo (CE), Torino, Varese, Verona) coprendo una superficie di circa 6’6600 metri quadrati.
In questi trent’anni Puliamo il mondo ha contribuito a far crescere nei cittadini la consapevolezza sull’importanza della tutela dell’ambiente, della corretta gestione dei rifiuti e del ruolo dei singoli per migliorare il decoro degli spazi comuni. Lo abbiamo fatto con gli otto milioni di cittadini che hanno partecipato alle pulizie dai primi anni ’90, con cui abbiamo avviato anche numerosi percorsi virtuosi di valorizzazione del territorio una volta caratterizzato dal degrado.
Ma oltre all’impegno dei cittadini, è bene che anche le istituzioni facciano la loro parte con interventi di promozione dell’economia circolare, facilitando ad esempio la realizzazione degli impianti di riciclo, a partire dal Centro Sud, semplificando l’iter tortuoso di approvazione dei decreti End of waste sulle materie prime seconde, promuovendo gli acquisti verdi, penalizzando economicamente sempre di più lo smaltimento in discarica e facendo pagare meno le utenze più virtuose con la tariffazione puntuale. Solo così ci libereremo una volta per tutte dalla dittatura degli impianti di smaltimento.
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente