Si prevede che nel 2040 i tumori saranno 28,4 milioni al mondo. Saranno necessari quindi interventi efficaci e immediati per poter ottenere una diagnosi precoce da ridurre il numero di tumori diagnosticati in fase avanzata. Ancora oggi è complicato individuare un tumore in anticipo.

Un gruppo di scienziati del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York ha realizzato un test. Questo permette di trovare con un prelievo di sangue la presenza di 50 diversi tipi di tumore. In pratica lo individua in persone che non hanno ancora sviluppato chiari sintomi.

Lo studio svolto ha testato la validità del test Galleri in 6.600 adulti con età pari o superiore a 50 anni. I partecipanti sono stati sottoposti al test Galleri e ai metodi di screening standard. In sintesi, gli studiosi volevano vedere se il test fosse capace di rilevare tumori in fasi iniziali non individuati dallo screening. Il test è riuscito a identificare diverse forme di tumore attraverso un semplice prelievo di sangue. È stato rilevato il cancro nell’1,4% dei casi (92 persone).

Rilevare in anticipo un tumore permette di avere maggiori probabilità di individuare una cura efficace e aumentare il livello di sopravvivenza. La diagnostica è lo strumento più efficace per farlo. Il test Galleri è un test di biopsia liquida che consiste in una ricerca di frammenti di Dna. Questi ultimi derivano da cellule cancerogene in un campione di sangue. Ciò riesce a individuare 50 diversi tipi di tumore.

 

Quando aggiunto allo screening standard di cura, il test Mced ha più che raddoppiato il numero di tumori rilevati rispetto al solo screening standard. In effetti, Galleri ha rilevato più tumori di tutti gli screening standard per tumori singoli raccomandati dalla US Preventive Services Task Force messi insieme. Questi includevano tumori di stadio I del fegato, dell’intestino tenue e dell’utero e tumori di stadio II del pancreas, delle ossa e dell’orofaringe.

dottor Jeffrey Venstrom, direttore medico del GRAIL (azienda sanitaria che ha sviluppato il test)

 

 

C’è da considerare che dovranno essere fatti ulteriori studi di approfondimento. Questo metodo è in fase di sperimentazione. Serve altro tempo prima di utilizzare il test a livello di popolazione. Intanto, quindi è importante continuare a usare gli screening standard, in particolare quelli del cancro al seno, della cervice uterina e del colon-retto. Gli screening hanno già dimostrato di anticipare la diagnosi e ridurre il tasso di mortalità.

 

Questi risultati sono un primo passo importante per i test di diagnosi precoce perché hanno mostrato un buon tasso di rilevazione nelle persone che avevano effettivamente il cancro e un eccellente tasso di specificità per coloro che non lo avevano. I test devono essere perfezionati in modo da poter distinguere meglio il DNA del tumore da tutto l’altro DNA che sta circolando nel sangue. È anche fondamentale notare che lo scopo dello screening del cancro è ridurne la mortalità. È prematuro trarre conclusioni su come il test MCED influenzi la mortalità, che non è stata misurata nello studio PATHFINDER e richiede un lungo follow-up.

dottoressa Deb Schrag