La nostra capacità di attenzione è davvero diminuita negli ultimi anni. Si parla di una soglia di attenzione di 8 secondi, meno di un pesce rosso, per capirci. Secondo gli studiosi pare che il motivo di questa scarsa soglia d’attenzione sia riconducibile all’uso eccessivo dello smartphone. Uno strumento elettronico che ci dà dipendenza. Quando lo usiamo produciamo una forte carica di dopamina e ormai siano “drogati” dalla sua esistenza.

Uno studio californiano ha analizzato l’attenzione delle persone in ufficio. Un lavoro che richiede massima attenzione e concentrazione, da sempre. Si sono confrontati i dati del passato e del presente. In pratica, 10 anni fa il tempo massimo di concentrazione era di 3 minuti. Poi 6 anni fa è arrivato a 1,15 minuti e oggi addirittura a 40 secondi. In Canada qualche anno fa invece l’attenzione media di una persona è durata solo 8 secondi.

Il vero problema è che per riacquistare l’attenzione ci vogliono 25 minuti. Le distrazioni sono pura dopamina che poi rilascia cortisolo e quindi causa stress. Lo smartphone per noi equivale a ciò che un pezzo di stoffa da accarezzare rappresenta per i bambini. Questi si rilassano dormendo più sereni, così noi facciamo la stessa cosa con il cellulare a qualunque età.

Un altro aspetto negativo per la nostra attenzione e il nostro cervello è l’essere multitasking. In sintesi, passiamo da un’attività all’altra con una velocità allucinante e con un costo maggiore di energie. Il rischio è di fare le cose male con ripercussioni negative.

Un altro fenomeno è il burnout, un esaurimento nervoso che provoca stress a causa dello smartphone che ci fornisce continue notifiche da controllare. Ecco che la soluzione migliore sarebbe spegnere il telefonino almeno per qualche ora, accorgendoci con grande sorpresa di poter vivere senza.