Una donna che ha chiesto un congedo parentale è stata licenziata. La donna ha denunciato tramite sindacato la nota azienda cioccolatiera e di gelato Venchi, a Firenze. Un vero e proprio caso scoppiato in una bufera mediatica. La donna, Alekxandra Bullari, 37enne e madre di un bambino, avrebbe ricevuto il rifiuto dell’azienda per ottenere un permesso di lavoro per recarsi all’estero.
Per la precisione, avrebbe richiesto il congedo parentale per accudire il figlio e restare qualche giorno in Albania. Qui si trova la suocera malata di cancro in fase terminale. La sua richiesta di congedo non è stata accettata dall’azienda per cui lavora, che alla fine l’ha licenziata.
Vista la situazione ho fatto la richiesta per poter rimanere lì ancora una settimana, vivendo così lontani per noi non è facile spostarci e volevamo che potesse stare un po’ col bambino. Mi hanno detto che si trattava di un’assenza ingiustificata e non l’hanno accettata. In passato era successo altre volte che chiedessi il congedo parentale con cinque giorni di anticipo senza che nessuno facesse problemi. Questa volta invece il licenziamento è arrivato così, in maniera brusca.
Alekxandra Bullari
Ora il sindacato della Cgil, a cui si è rivolta, la difenderà in un eventuale processo aperto per licenziamento ingiustificato. Un altro punto clamoroso della faccenda è che sia probabile che la donna sia stata licenziata perché punita per aver intrapreso l’attivismo sindacale.
Troviamo ingiusta nonché sproporzionata la scelta dell’azienda nei confronti di questa lavoratrice, che dal 2015, quando fu assunta, non ha mai ricevuto nessuna contestazione disciplinare, anzi ha più volte ricevuto encomi dall’azienda, svolgendo anche ruoli di responsabilità non riconosciuti. Un’interpretazione tecnica del contratto collettivo che riteniamo errata. Ma al di là della questione tecnica, è inaccettabile l’insensibilità mostrata nei confronti della lavoratrice e madre di un bimbo piccolo.
Gianni Filindassi, rappresentante sindacale per la Filcams Cgil
- Mamma licenziata per aver chiesto congedo: scoppia il caso (quifinanza.it)