Lo studio serve ogni giorno, ma non bisogna sottovalutare la salute. Quest’anno il Governo, insieme all’Istituto Superiore di Sanità ha creato una strategia per garantire la sicurezza e la salute degli studenti e dei professori. Essenziale è decidere quante ore passare sui libri per trovare il modo di andare bene a scuola senza mettere a rischio la propria salute.
Studiare poco non fa bene alla pari di uno studio eccessivo. Il tempo da dedicare allo studio è soggettivo per ogni individuo. I fattori possono essere la motivazione e il livello di concentrazione, le conoscenze base di una materia specifica e l’efficacia del metodo di apprendimento. Se si studia poco, poi si risulta impreparati e si prendono brutti voti causando un successivo aumento di stress e ansia personali. Anche l’eccessivo studio però può causare forte stress e troppo affaticamento mentale. Un punto di equilibrio sarebbe ideale. Bene, quindi dedicare il giusto tempo allo studio per bilanciarlo con il resto delle attività giornaliere, incluso lo sport.
La giornata tipo dovrebbe essere più o meno 5-6 ore sui libri suddivise fra mattina e pomeriggio e non fatte di continuo. Si è attestato che ogni individuo perde concentrazione dopo 45 minuti. Così meglio dedicare una decina di minuti almeno ogni ora per riuscire a studiare in maniera salutare e positiva. Vietato quindi non fare pause e non concedersi il giusto riposo. Il sonno serve per la memorizzazione delle nozioni apprese durante lo studio.
Non dormire significa anche un aumento di rischio di depressione e ansia, negative per la salute. L’equilibrio ideale è andare bene a scuola e restare in salute. Dedicare le giuste ore allo studio per poi alternarle con pause regolari. Non trascurare lo sport che dà benefici alla concentrazione e alla motivazione di riposare.