Sembrerebbe che il team di sviluppo di The Callisto Protocol stia affrontando un periodo di crunch per riuscire a completare lo sviluppo del gioco in tempo. Lo ha ammesso Glen Schofield in un tweet dove ha affermato che i ragazzi del team stanno lavorando anche per 6-7 giorni lavorativi a settimana con turni di lavoro davvero estenuanti che vanno dalle 12 alle 15 ore.

Ho solo parlato del gioco durante un evento – afferma Glen Schofield nel tweet – Ci stiamo lavorando sei-sette giorni a settimana, nessuno ci sta forzando a farlo. C’è stanchezza, sfinimento, la minaccia incombente del Covid ma stiamo lavorando. Bug da risolvere, ottimizzazioni da ultimare, sequenze audio da controllare in giornate lavorative di 12-15 ore. È questo il mondo dei videogiochi, è un duro lavoro che ti assorbe tutta la giornata dandoti spazio solo per la colazione, il pranzo e la cena. Ma lo facciamo perché tutti amiamo sviluppare giochi”.

Il tweet in questione, successivamente cancellato dallo stesso autore, è stato aspramente condannato da diversi utenti in quanto sembra voler legittimare nelle parole e nei toni la pratica del crunch e il duro lavoro fatto per passione. Tra gli utenti che hanno salvato e poi ricondiviso il post di Schofield, c’è anche il noto giornalista Jason Schreier che si è unito alle aspre critiche, definendo quando affermato da Schofield come pura espressione della “crunch culture”.

Queste parole dette dal capo di uno studio possono essere definite solo come ‘cultura del crunch’. Ovviamente nessuno è ‘costretto’ a lavorare in orari folli, ma puoi fare altrimenti se ti ritrovi con bonus ridotti e la mancanza di opportunità di promozione se non lo fai? E così finisci per dire ‘beh, lo si fa perché si ama questo lavoro’. Una passione armata, insomma. È questo il motivo per cui gli sviluppatori finiscono con l’esaurirsi. 

The Callisto Protocol sarà disponibile dal 2 dicembre per PC, PS5, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One.