Quello che è accaduto in Spagna, nella provincia di Huelva, ha veramente dell’incredibile. I proprietari di un podere amanti dell’avocado, in seguito all’aumento dei costi del frutto, hanno deciso di sfruttare i 600 ettari di terreno in loro possesso per coltivarlo. La Giunta dell’Andalusia ha dato il consenso a patto che venisse effettuata una prospezione archeologica. E fu così che, al posto di piante di avocado, si ritrovarono il più grande complesso di megaliti di tutta Europa, costituito da centinaia di Dolmen e Menhir.
Stando agli studi, questo complesso fu costruito in circa 3000 anni a partire dal VI secolo A.C. Sono stati ritrovati 526 Menhir (le pietre piantate nel suolo in verticale), di diversa forma e dimensione, tra quelli ancora eretti e quelli caduti. Il più alto raggiunge i 3,5 metri e, sulla base delle iscrizioni incise su un lato, sembra avesse un grande valore simbolico.
Questi Menhir sono raggruppati principalmente in due Cromlech (schieramenti di forma circolare) e 26 schieramenti, alcuni dei quali raggiungono i 250 metri di lunghezza e disposti su un numero di file fino a 6.
Sono stati ritrovati anche molti Dolmen, costituiti da due o più pietre verticali che sorreggono una tavola di pietra, accanto ai quali sono state ritrovate delle ciste, usate per conservare i corpi dei defunti. Questo indica che queste strutture megalitiche potessero avere la funzione di cimitero o per pratiche di commemorazione ed evocazione.
Sono stati ritrovati anche dei recinti megalitici, ovvero grandi strutture divise su più livelli e organizzate in diverse strutture. Secondo i ricercatori questo complesso, altre al culto dei morti, poteva servire a tenere sotto controllo il ciclo delle stagioni o per osservare eventi astronomici.