Siamo giunti a un’era dove i tempi morti, ovvero il tempo libero, da studio e lavoro possono causare momenti di noia. Le persone trovano difficile gestirli, perché ormai la società odierna ci impone di vivere a mille all’ora. Ecco che quando arriva il momento di riposare e rilassarsi, non si sa neanche da dove cominciare. Sembra che abbiamo dimenticato perfino come si fa. Allora chiamiamo quel momento con il termine “noia”.
In materia psicologica la noia è considerata una risorsa, non un nemico. Spesso siamo sovraesposti al potere dei social network e li utilizziamo anche per ammazzare la noia del momento. Sempre più frequentemente la maggior parte della gente si trova in difficoltà a lasciare il cellulare a casa oppure a non controllarlo appena sveglia. Il 67% degli uomini e il 25% delle donne preferisce ricevere piccole scosse elettriche piuttosto che passare del tempo in solitudine con i propri pensieri.
Non si deve avere paura della noia, ma bisogna affrontarla. Non si resta fermi, anzi in quel momento ci sono valori e risorse impagabili che aiutano creatività e produttività ad avanzare. La noia consente anche una funzione fisiologica essenziale: riposarsi dai pensieri e dalla mente. Infatti, un po’ come quando si devono far riposare corpo e muscoli dopo una giornata di sforzi e la mente ha bisogno di pace. La noia porta quindi alla proattività. Ecco, che la noia è considerata psicologicamente ispirazione delle persone, anche se non è facile da credere.
- Just think: The challenges of the disengaged mind (science.org)
- E se annoiarsi, alla fine, ci facesse bene? (cosmopolitan)