Sul suo canale Telegram, il CEO dell’azienda parla di come trova “scoraggiante” il fatto che spesso non si è in grado di distribuire le nuove versioni di Telegram a causa dell’oscuro ‘processo di revisione’ imposto a tutte le app mobili dai monopoli tecnologici.
Queste sono le sue parole:
Ad esempio, il nostro prossimo aggiornamento, che sta per rivoluzionare il modo in cui le persone si esprimono nei messaggi, è rimasto bloccato nella “recensione” di Apple per due settimane, senza spiegazioni o feedback forniti da Apple.
La denuncia di Durov è simile a quella che altri piccoli sviluppatori hanno già affrontato, in quanto a volte, senza motivo, Apple impiega molto più tempo del previsto per approvare un’app o afferma che viola una politica dell’App Store anche se non lo fa.
Il CEO di Telegram continua il messaggio:
Se Telegram, una delle prime 10 app più popolari a livello globale, sta ricevendo questo trattamento, si possono solo immaginare le difficoltà incontrate dagli sviluppatori di app più piccoli. Non è solo demoralizzante: provoca perdite finanziarie dirette a centinaia di migliaia di app mobili in tutto il mondo.
Durov va oltre e parla della tassa del 30% che Apple e Google prelevano dagli sviluppatori di app, “che, secondo loro, dovrebbe pagare le risorse necessarie per rivedere le app”.
I reclami sul processo di revisione dell’App Store e sulle sue politiche non sono nuovi, in quanto anche Epic Games ha citato in giudizio Apple per preoccupazioni antitrust e alcuni governi di tutto il mondo hanno fatto lo stesso.