Se qualcuno si domanda il perché la pelle di dita di mani e piedi si raggrinzisce, ora c’è una valida risposta. In passato si pensava che la rugosità fosse la risposta passiva della superficie della pelle. In pratica, che essa si gonfiasse per l’acqua che si infiltrava all’interno, causando l’osmosi.

Gli scienziati, però avevano già sospettato che ci fossero motivi diversi e così è stato già dal secolo scorso.
Alla fine hanno scoperto che tale raggrinzimento delle dita procurato dall’acqua è controllato in verità dal
sistema nervoso. In parole più semplici le dita raggrinzite possono essere un vantaggio. Insomma, una
reazione attiva all’essere in acqua. Ciò è stato dimostrato dal team di ricerca del professor Nick Davis,
neuroscienziato e psicologo della Manchester Metropolitan University.

Nel 2020 è stata misurata la forza necessaria per afferrare un oggetto di plastica su 500 volontari. Chi aveva le mani asciutte ha utilizzato meno forza rispetto a coloro che avevano le dita bagnate. Questi ultimi
avevano una presa migliore.

 

I risultati sono stati sorprendentemente chiari. Le rughe hanno aumentato la quantità di attrito tra le dita e l’oggetto, ma ciò che è particolarmente interessante è che le nostre dita sono sensibili a questo cambiamento nell’attrito superficiale e utilizziamo queste informazioni per applicare meno forza per afferrare un oggetto in modo sicuro.

Nick Davis, neuroscienziato e psicologo, Manchester Metropolitan University

 

 

Dato che sembra dare una presa migliore sott’acqua, suppongo che abbia a che fare con il movimento in condizioni molto bagnate o potenzialmente con la manipolazione di oggetti sott’acqua.

Tom Smulders, neuroscienziato evoluzionista, Università di Newcastle

 

Altra curiosità legata alla nostra specie è che le dita raggrinzite siano meno pronunciate in acqua salata. Ci
mettono più tempo a formarsi che in acqua dolce. Lo squilibrio salino che innesca le fibre nervose è meno
potente.