Ricerche passate hanno rilevato che gli astronauti perdono tra l’1-2% della massa ossea per ogni mese trascorso nello spazio. Inoltre, la mancanza di gravità toglie la pressione delle gambe stando in piedi o camminando. E quindi come si riprendono, quando tornano sulla Terra? Ecco che ce lo svela Steven Boyd, il co-autore di uno studio dell’Università canadese di Calgary.
Il suo studio ha scansionato polsi e caviglie di 17 astronauti prima, durante e dopo un soggiorno nello spazio. I risultati rilevati registrano che la massa ossea persa dagli astronauti sia pari a quella che avrebbero perso in alcuni decenni sulla Terra. Neanche dopo un anno dal ritorno sul pianeta, la massa ossea dello stinco di un astronauta si era ripresa del tutto. Gli astronauti che hanno avuto le missioni più lunghe, sono stati i più lenti a riprendersi.
Sarà quindi una vera preoccupazione per le future missioni su Marte. In tal caso gli astronauti potrebbero trascorrere anni nello spazio. E ciò peggiorerà con il passare del tempo?
Nel 2020 un altro studio ha previsto che una missione spaziale di tre anni su Marte, porterebbe il 33% degli astronauti a rischio osteoporosi. Il nuovo studio ha rilevato ancora che il volo spaziale alteri la struttura stessa delle ossa.
La ricerca di studio, inoltre, ha consigliato alcuni esercizi tra i migliori per mantenere la massa ossea. Uno il deadlifting, più efficace della corsa e del ciclismo. Esso consiglia esercizi più pesanti in futuro per la parte inferiore del corpo.
- New Study Reveals Devastating Effect on Astronaut Bones From Living in Space (sciencealert.com)