Il N.1 di Huawei lancia una frecciatina a Samsung. Altro che colosso, sono una “piccola azienda coreana”. E aggiunge: “gli unici che potevano competere con Apple eravamo noi”. Richard Yu ha parlato a ruota libera del mercato degli smartphone e delle sanzioni che hanno messo ai margini la sua compagnia in occasione di un forum dedicato all’industria automobilistica tenutosi in Cina.
Se non fosse stato per l’intromissione degli Stati Uniti, oggi i principali produttori di smartphone a livello mondiale sarebbero Huawei ed Apple. Non ho il minimo dubbio che le cose sarebbero andate così
ha detto. Ma il CEO di Huawei ne ha anche per Samsung, che – forse per il gusto di impartirle un’ulteriore umiliazione – tuttavia ha scelto di non citare per nome.
Tutti gli altri sono piccoli produttori, vale anche per la società coreana, che avrebbe dovuto imporsi in USA e in Corea del Sud (dopo le sanzioni contro Huawei ndr)
Citando rischi per la sicurezza nazionale, e accusandola di essere una ‘creatura dell’esercito cinese’, l’amministrazione Trump nel 2020 ha messo Huawei nella cosiddetta entity list del governo. A causa delle sanzioni, Huawei ha perso la possibilità di acquistare componenti e servizi dalle aziende statunitensi. In questo modo Huawei ha perso l’accesso alla versione di Android prodotta da Google ed è stata tagliata fuori dai modem 5G di ultima generazione.
Un tempo ai vertici delle classifiche mondiali per numero di smartphone venduti, Huawei è rapidamente crollata verticalmente ed oggi, finendo ai margini del mercato dell’elettronica di consumo.