Una situazione allarmante che preoccupa le persone di tutte le età è la crisi climatica. La realtà con cui abbiamo a che fare ogni giorno è fatta di scarsità d’acqua, siccità, temperature sempre più elevate sfociando anche nella desertificazione.
I pensieri dell’umanità non possono fare a meno di pensare al presente e al futuro, visti i dati allarmanti. Il clima sta cambiando in peggio e di conseguenza sta modificando anche l’ambiente: la paura relativa a tutto ciò si chiama “ansia climatica”. Non è una malattia clinica, ma una paura fobica del destino dell’ambiente. È tutto ciò che riguarda la crisi climatica con scarsità di cibo e acqua. Inoltre, si parla anche di perdita di interi ecosistemi con la morte di piante e animali.
Tali sintomi cambiano da persona a persona e da come ogni individuo si fa influenzare da ciò che succede all’universo. Ecco i sintomi più frequenti:
- Attacchi di panico e di disperazione
- Alienazione
- Depressione
- Disturbi del sonno
- Stress
- Pulsioni suicide
- Aumento dell’aggressività
Esiste anche un singolare disturbo, la solastalgia, che è strettamente legata ai cambiamenti del clima. O meglio la paura che il cambio repentino del clima possa distruggere luoghi cari all’umanità. Non solo, perché tale paura fobica è connessa anche all’urbanizzazione e allo stravolgimento dell’ambiente per opera dell’uomo.
Tali fobie aumentano se vi è l’esposizione a notizie allarmanti sul danneggiamento dell’ambiente, aumentando tale disagio psicologico. Soprattutto i più giovani, essendone più consapevoli, riportano uno stato d’ansia più elevato. Per esempio molti di loro non fanno figli per la paura che la qualità della vita futura sia peggiore di quella odierna.