Telegram ha fatto fuori il canale ufficiale di Killnet, il famigerato gruppo di hacker che nelle scorse settimane aveva sferrato diversi attacchi informatici contro le istituzioni italiane. Dal Ministero degli Esteri alla Polizia di Stato, passando per il CSM e l’ACI.

Tutti attacchi DDoS, orditi con lo scopo di buttare giù per qualche ora i siti delle rispettive istituzioni, ma senza causare grossi danni permanenti. Niente a che vedere con gli attacchi ransowmare, in genere più distruttivi e molto più sofisticati.

Killnet è affiliato al collettivo Legion, un gruppo di hacker affiliato al governo della Russia e apertamente schierato a favore dell’invasione militare contro l’Ucraina. Gli attacchi contro l’Italia sono stati motivati politicamente, come rappresaglia per l’adesione del nostro governo alla NATO e per il supporto fornito al governo di Kiev.

Il gruppo utilizzava attivamente Telegram per annunciare i nuovi attacchi e dileggiare di volta in volta i bersagli abbattuti. Spesso dopo l’attacco Killnet condivideva messaggi di sfottò contro il governo italiano. Ma non sempre gli attacchi informatici del gruppo sono riusciti alla perfezione. In almeno un’occasione hanno fatto cilecca: contro il CSIRT, l’ente di vigilanza e intervento contro le emergenze cyber. «Governo italiano, pagate questi esperti di più», avevano scritto – sempre su Telegram – in quell’occasione. «I nostri rispetti».

Un membro del gruppo Killnet ha commentato la sospensione da Telegram, ribadendo che si tratta di un ban: “Ci hanno bloccato lo volete capire? Tutti diranno che ci hanno hackerato ma non è vero, ci hanno segnalato!”.

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