Può sembrare una domanda scontata, ma cosa rende un attore (o un artista in generale) una vera e propria star? Aver incontrato l’attore di Squid Game, ormai è così che viene riconosciuto, Lee Jung-jae, nella cornice del Florence Korea Film Fest 2022 ci ha aiutato a capirlo. Non è come un essere umano ma è più simile a un sole ambulante e parlante, una sorta di entità generosa e carismatica che attira nella sua orbita chiunque sia a portata d’orecchio, irradiando calore.
Lee Jung-jae, grazie a Squid Game, è passato dall’essere una delle celebrità più amate della Corea del Sud a una delle star più riconoscibili al mondo in poco tempo. L’attore inoltre ha recentemente vinto il SAG Award di quest’anno come miglior attore maschile in una serie drammatica per il suo ruolo in Squid Game. Lee Jung-jae ha parlato con noi con l’aiuto di un traduttore, ma anche senza, quando scoppia in questo piccolo, dolce sorriso vuole dire che ti capisce. Si sporge in avanti quando parla, sorride e ti stringe la mano, gentile anche nel linguaggio del corpo.
Lee Jung-jae ha giocato davvero al “gioco del calamaro”. Cresciuto negli anni ’70 a Seoul, era un modo perfetto per lui e per altri ragazzi della sua età che non avevano molti soldi, per passare il tempo: tutto ciò che dovevi sapere erano le regole e come disegnare una serie di quadrati e cerchi per terra. Se sei l’unica persona su questo pianeta che non ha ancora visto Squid Game, la serie Netflix, forse è l’ora di vederla. L’obiettivo è andare da un’estremità dell’area di gioco, che ricorda vagamente la testa e i tentacoli di un calamaro, all’altra.
Lee Jung-jae è passato da essere icona nazionale a celebrità globale con l’uscita e la successiva popolarità di Squid Game di Netflix.
La serie drammatica di sopravvivenza creata, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk ha preso d’assalto il mondo, diventando il titolo più visto sulla piattaforma di streaming e, senza dubbio, aprendo la strada a futuri successi sudcoreani in tutto il mondo. In Squid Game conosciamo Lee Jung-jae come il Giocatore 456, Seong Gi-hun, il protagonista che tutti impariamo ad amare per il suo grande cuore e la sua natura gentile nonostante i suoi difetti.
Gli spettatori hanno visto Gi-hun lottare per farsi strada attraverso una serie di giochi di vita o di morte, con umorismo ma anche momenti di commozione straziante e uscendo dall’esperienza come un uomo diverso. L’interpretazione, come accennato prima, di Lee Jung-jae gli è valsa lo Screen Actors’ Guild Award di quest’anno come miglior attore in una serie drammatica, e ha condiviso la sua vittoria con la co-protagonista di Squid Game Jung Ho-yeon, che ha ricevuto il riconoscimento di migliore attrice in una serie drammatica per la sua interpretazione di Kang Sae-byeok. La star del cinema coreano Lee Jung-jae, protagonista della serie tv Squid Game, è stato ospite da Frescobaldi a Firenze, ospite della 20/ma edizione del Florence Korea Film Fest, ha incontrato l’organizzazione e la stampa e ha ricevuto uno speciale riconoscimento da Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Di seguito le domande della conferenza stampa. Lee Jung-jae, riguardo i molti festival coreani presenti in Europa ha evidenziato quello di Firenze, particolarmente famoso perché ha una storia importante alle spalle, infatti è arrivato al traguardo dei 20 anni.
L’intervista con Lee Jung-jae
Piacere di averla qui per il ventesimo anniversario del Florence Korea Film Festival 2022, era già stato a Firenze prima? Cosa ci può dire del suo personaggio in Squid Game?
Sono stato a Firenze più volte per motivi personali ma è la prima volta per un festival di cinema. Del capoluogo toscano ho già apprezzato l’arte e l’architettura e mi piace molto anche la moda. Per quanto riguarda Squid Game, per me quel personaggio è molto importante perché in realtà partendo da una fase di debolezza, grazie a un percorso di crescita diventa più forte. Questo mi fa ben sperare che l’amore e l’empatia sono ancora una componente essenziale della nostra società. Sicuramente grazie a Netflix e alle piattaforme web, ci siamo potuti avvicinare al pubblico italiano, anche perché i contenuti coreani non sono sempre facili da distribuire. Penso che queste piattaforme possano offrire contenuti rilevanti in tutto il mondo. Inoltre, a causa della pandemia la distribuzione di molti film è stata arrestata, ma spero che ora queste forme d’arte possano arrivare direttamente nelle case del pubblico di tutto il mondo. Essere qui per un regista o un attore coreano rappresenta una tappa di enorme prestigio. In Corea racconterò di questa bellissima iniziativa.
Una cosa che il pubblico occidentale potrebbe non sapere di lei è quanto tu sia poliedrico. Oltre ad essere un imprenditore, non solo hai recitato in numerosi titoli sin dal tuo debutto televisivo nei primi anni ’90, ma hai anche prodotto, diretto, scritto. Come descriveresti la tua visione di regista e scrittore per coloro che conoscono solo il tuo lavoro di attore?
Non sapevo che avrei scritto sceneggiature e che avrei diretto. È come quando sono diventato accidentalmente un attore. L’opportunità si è presentata e ho lavorato sodo. La sceneggiatura di Hunt ha richiesto quattro anni per essere completata e l’ho persino diretta. Ho seguito numerosi corsi che sono stati molto utili e sento di potermi divertire di più ora. Sto solo aspettando il giorno in cui incontrerò il pubblico con i miei scritti e i miei temi.
Per interpretare Seong Gi-hun, sei andato a osservare la gente di notte. Quali altri tipi di ricerca hai svolto per questo ruolo?
Per interpretare Seong Gi-hun in modo più realistico, ho osservato le persone che camminavano per strada di notte. Ho persino guardato indietro ai miei ricordi del passato per far emergere i sentimenti di essere povero. Ho pensato che il personaggio di Seong Gi-hun dovesse essere visto come un vicino che puoi vedere ogni giorno. Volevo che il pubblico sentisse Seong Gi-hun come la propria situazione o come un vero vicino in quella situazione di sopravvivenza. Quindi, volevo che il pubblico si sentisse come “questo gioco violento è reale”, con un po’ di umorismo nel mix.
La posta in gioco per i personaggi di Squid Game è incredibilmente alta, il che si traduce in alcuni momenti incredibilmente potenti e scene emotive. Escludendo i giochi stessi, Gi-hun ha avuto la sua giusta dose di momenti di traboccante emozione, come la conversazione con Il-nam alla fine dell’episodio 6, la morte di Sae-byeok nell’episodio 8 e le conseguenze del gioco finale con Sang -woo nell’ultimo episodio. Qual è il momento che ti ha fatto sentire più emozioni?
Mi fanno spesso questo tipo di domande, soprattutto su che tipo di gioco preferisco. Per quanto riguarda le scene, il fatto che devo battere gli altri per sopravvivere, anche ingannandoli: questa è sopravvivenza. Un fortissimo senso di colpa mi ha perseguitato durante le riprese, specialmente nell’episodio 6 con Il-nam e nell’episodio 9 con Sang-woo. Erano scene terrificanti da girare perché dovevo esprimere ciò che gli umani sono disposti a fare per sopravvivere. Dopo tutto quello che aveva passato, Gi-hun aveva bisogno di un cambiamento alla fine della stagione. Era un uomo cambiato dopo i giochi, ecco perché ha deciso di tingersi i capelli di rosso. Hai mai avuto un momento del genere nella tua vita? In cui hai preso la decisione improvvisa di cambiare qualcosa in te stesso?
Per coloro che ti hanno visto solo in Squid Game e sono curiosi di vedere di più di te, quale dei tuoi altri lavori consiglieresti alle persone di guardare per conoscere un aspetto completamente diverso di te come attore?
Ogni progetto che ho realizzato è prezioso, quindi non è facile sceglierne uno e consigliarlo. Uno di quelli a cui sono più affezionato è Il Mare. Inoltre se volete vedermi interpretare un personaggio che è l’opposto di Gi-hun di Squid Game, che è amichevole e affettuoso, ti consiglio di guardare Deliver Us From Evil, dove interpreto Ray. Ray ha l’aspetto di un personaggio carismatico, quindi puoi vedere qualcuno con una personalità completamente diversa da Gi-hun.
Florence Korea Film festival 2022 ha dedicato un’ampia retrospettiva alla carriera di Lee Jung-jae e la potete trovare su Mymovies.it