Nella giornata di ieri è morto Stephen Wilhite, ingegnere informatico noto per essere l’inventore delle GIF – le immagini animate diventate rapidamente un pilastro fondamentale del linguaggio e della cultura del web.

L’intuizione negli anni 80, quando internet era ancora molto – troppo – lento perché le GIF potessero essere davvero uno strumento praticabile. Poi sono diventate rapidamente un mezzo per personalizzare le primissime pagine sul web, trovando poi fertilissimo terreno nei primi forum degli anni 90 e primi 2000.

Oggi le GIF sono onnipresenti, anche grazie a servizi come GIPHY (oggi di proprietà di Facebook): le usiamo su social come Twitter e sulle principali app di messaggistica, soprattutto come modo per esprimere una reazione.

Whilhite aveva 74 e recentemente si era ammalato di Covid-19.  Era in pensione dal 2001 e nel 2013 il New York Times gli aveva dedicato una lunga intervista, contribuendo alla sua fama. Nello stesso periodo gli era stato assegnato il Webby Award alla carriera – che è a tutti gli effetti una specie di Oscar di internet.

Stephen Wilhite si era anche preso il compito di chiarire una volta per tutte (si fa per dire) una delle questioni più dibattute sul web: ossia la corretta pronuncia della parola GIF. Secondo Wilhite è corretto usare la g dolce, e quindi gif andrebbe pronunciato così come si scrive e non ‘ghif’.