Squid Game è stata una vera e propria folgorazione per pubblico e addetti ai lavori, divenendo un fenomeno di costume e ricevendo lodi anche inaspettate. Tra queste, quelle del leggendario cineasta Steven Spielberg, che ha riservato ottime parole per lo show Netflix, perlomeno da un punto di vista produttivo.
Squid Game è arrivato e ha cambiato le regole del gioco per tutti noi. Grazie, Ted [Sarandos, il CEO di Netflix]. Molto tempo fa erano le star locali che portavano il pubblico a vedere i film. Ora, cosa interessante, persone sconosciute possono rubare la scena per intere miniserie ed essere nei film.
Difficile dire se questa rivoluzione sia stata innescata proprio da Squid Game e non abbia, invece, radici più profonde (con serie come Game of Thrones e Sherlock, magari, o più recentemente, La casa di carta) ma è certo che l’interesse per una serie così particolare e proveniente da un paese non esattamente popolare a livello cinematografico internazionale è schizzato alle stelle, tanto da spingere subito alla produzione di un qualche sequel di sorta.
Questa la sinossi della serie, uscita lo scorso settembre:
Un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?
Leggi anche:
- Steven Spielberg Praises Netflix Series Squid Game (comicbook.com)