L’agenzia delle entrate britannica, la Her Majesty’s Revenue and Customs, ha disposto per la prima volta il sequestro di degli NFT nell’ambito di un’operazione contro un presunto caso di frode. Il sequestro degli asset digitali fa parte di una più vasta operazione da 1,4 miliardi di sterline.
Tra le altre cose, l’HMRC ha sequestrato criptovalute per oltre 6.000 euro e tre NFT, che ora dovranno essere valutati dai periti dell’agenzia. È uno dei primi sequestri di asset virtuali in Europa e sicuramente una delle prime operazioni che coinvolge anche gli NFT a livello mondiale.
L’Her Majesty’s Revenue and Customs ha spiegato di lavorare per tenersi costantemente aggiornata sulle nuove tecnologie, in modo da contrastare i crimini finanziari, oltre che le principali strategie per occultare la reale entità dei patrimoni. «Che serva da monito per tutte le persone che si illudono di poter nascondere le loro ricchezze all’HMRC utilizzando le criptovalute», ha detto un portavoce dell’agenzia.
L’operazione ha colpito un presunto caso di frode, perpetuato attraverso la creazione di 250 finte aziende e anche grazie all’utilizzo di inidirizzi fittizi, VPN, identità rubate e SIM prepagate.
È un primo segnale di tempesta, scrive The Verge. «Recentemente l’IRS (l’agenzia delle entrate statunitense) ha annunciato di aver iniziato a dedicar molte delle energie ai ‘crypto asset‘, in risposta alla “montagna di frodi” presente in questo spazio», scrive il magazine. Aggiungendo che «considerando che NFT individuali vengono talvolta venduti per milioni di dollari e l’intera industria vale 16 miliardi» è semplicemente «inevitabile che le autorità inizieranno ad essere sempre più attive e coinvolte» nel settore dei crypto collezionabili.
- NFTs seized by UK tax authorities for the first time (theverge.com)