In A proposito dei Ricardo, film di Aaron Sorkin ora su Prime Video, Javier Bardem interpreta il celebre attore cubano Desi Arnaz, guadagnandosi una nomination agli Oscar. Tuttavia, il suo ruolo è stato criticato fin dal principio, dato che secondo i detrattori ha preso il posto che poteva andare a un attore di quella effettiva minoranza. Bardem, tuttavia, ribalta il concetto affermando che anche gli spagnoli come lui fanno parte di una minoranza poco rappresentata.

È quel che faccio per vivere: cerco di essere quel che non sono.

Ha affermato lo scorso dicembre parlando con Hollywood Reporter. Ora una nuova intervista con El Pais rimarca la questione.

Parliamo delle minoranze spagnole. Quanti personaggi spagnoli esistono nel cinema internazionale? Nessuno. Ci sono solo personaggi latino-americani. So di cosa parlo quando parliamo di minoranze. Dobbiamo supportare le minoranze, ma dobbiamo supportare anche chi tra di noi fa parte di minoranze a sua volta, che si ritrovano a rappresentare altre minoranze.

È un problema spinoso, dato che spesso si parla di minoranze in casi eclatanti mentre in altri utilizzare attori con nazionalità diverse da quelle degli attori non sembra preoccupare produttori e pubblico.

È intricato. Non si parla del fatto che persone di madre lingua inglese facciano film come The Last Duel, dove dovrebbero essere francesi del Medioevo, no? Va bene. Però si fanno le pulci a me perché interpreto un cubano ma ho l’accento spagnolo. Intendo… se vogliamo farlo, facciamolo con tutti.

Il discorso che Bardem porta avanti è anche relativo al fatto che le minoranze vengono viste anche in base a come l’attore parla: se non si è americani o inglesi si è automaticamente “esteri”, mentre chi è madrelingua inglese può fare qualunque cosa, come si è visto ad esempio recentemente nei film di Ridley Scott (House of Gucci si è portato appresso una lunga polemica sull’accento italiano posticcio dei suoi protagonisti).

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