Starlink sta progettando una nuova generazione di ricevitori satellitari parabolici. Il nuovo hardware è progettato appositamente per resistere anche alle temperature più estreme. Considerato che il servizio di internet via satellite nasce proprio per portare connessioni stabili nelle aree rurali, si tratta di una novità estremamente importante.

Starlink ha presentato una nuova certificazione presso la FCC, l’agenzia federale che si occupa di regolamentare le telecomunicazioni. I nuovi ricevitori di Starlink sono pensati per gli ambienti lavorativi estremi – deserto e ghiacci artici -, e potrebbero quindi venire utilizzati dagli avamposti per la ricerca scientifica o gli interventi umanitari situati nelle aree più remote e impervie del pianeta.

Oggi i ricevitori parabolici di Starlink offrono già una discreta resistenza: sono progettati per funzionare senza intoppi con una temperatura compresa trai 50 e – 30 gradi celsius. Nel mondo e negli Stati Uniti sono pochissime le aree che escono da questi requisiti. Eppure qualche eccezione c’è: pensate ad alcune aree dell’Alaska nel pieno di una tormenta, o ancora a diverse città statunitensi durante l’estate, quando – anche per colpa dei cambiamenti climatici – può succedere che vengano raggiunte temperature insostenibili (diciamo che se si superano i 50 gradi celsius internet è l’ultimo dei problemi).

I nuovi ricevitori di Starlink sono progettate per gli ambienti più estremi, come gli avamposti per la ricerca scientifica in Antartide. 

Il nuovo hardware a cui sta lavorando Starlink non sembra pensato per i comuni mortali, ma per aziende e istituzioni che hanno l’esigenza di portare internet all’interno di “ambienti estremi”.