L’intelligenza artificiale è ormai riuscita a superare l’uomo su moltissimi campi, ad esempio per quello che riguarda i calcoli. C’è però da dire che – forse per fortuna – abbiamo il primato su ancora molti settori, e a quanto pare uno di questi è proprio quello delle previsioni meteo, che non risultano ovviamente mai accurate al 100% in nessun caso, ma che riescono ancora meglio all’uomo rispetto che a dei programmi preimpostati.

C’è infatti da dire che i modelli delle IA, sfruttando dei satelliti specifici, hanno modo di analizzare le informazioni molto meglio e in meno tempo rispetto a quanto non farebbe l’uomo, andando quindi a captare dei cambiamenti climatici minori nel giro di poco tempo. Nonostante però in questo cambio non ci sia ormai già paragone, per quel che riguarda i grossi fenomeni climatici, fra cui anche disastri naturali come eruzioni dei vulcani e tornado, l’uomo è decisamente in vantaggio.

Come riportato sulle pagine di TechSpot, si parla nello specifico di piccoli segnali che non hanno modo di essere facilmente compresi dall’IA su larga scala, e anche nel caso in cui lo fossero, non vengono sempre connessi ai possibili disastri naturali. Verosimilmente, come spiegato da Wired, l’occhio esperto di un veterano del settore ha modo di superare sistemi come quello del Global Forecast System e del North American Mesoscale Forecast System, in una percentuale che si aggira dal 20 al 40%.

Per quanto si tratti di un argomento quasi satirico, c’è da dire che in realtà importanti passi avanti in questo settore sono quindi d’obbligo, e riuscire a riconoscere delle catastrofi in tempo non è di certo di poco conto, visto che un presagio avvertito correttamente ha modo di salvare potenzialmente moltissime vite, avvisando la popolazione – prima che sia troppo tardi – di eventuali fenomeni naturali.