L’esercito della Svizzera ha raccomandato a tutti i suoi militari di interrompere l’utilizzo di WhatsApp, Signal e Telegram. Nonostante la loro crittografia end-to-end, le tre popolari app sono state ritenute non sufficientemente sicure. I militari e funzionari dell’esercito dovranno utilizzare obbligatoriamente l’app di messaggistica Threema.

La nuova policy è stata comunicata allo stato maggiore dell’esercito svizzero con una lettera dello scorso dicembre, dove, tra le altre cose, viene citato il rischio che le istituzioni statunitensi possano accedere facilmente ai dati degli utenti che utilizzano le tre app.

Threema è gestita da un’azienda svizzera. Il suo vantaggio è quello di non avere server sotto la giurisdizione degli Stati Uniti d’America (né di nessun’altra potenza straniera). «L’utilizzo di altre app di messaggistica d’ora in poi non sarà autorizzato», si legge nella missiva inviata ai militari.

Un divieto totale? Non proprio. Rispondendo alle domande dell’agenzia stampa Associated Press, un portavoce dell’esercito Svizzero ha poi precisato che si tratta di una raccomandazione, e non di un vero e proprio divieto.

Le aziende tecnologiche che operano negli USA sono obbligate a fornire alle autorità un gran numero di dati dei loro utenti — come previsto dall’US CLOUD Act. Tale obbligo, spiega The Verge citando una sentenza di un tribunale federale di New York, ricade anche sui dati conservati nei server europei (e quindi, in teoria, protetti dalle stringenti norme del GDPR).