S’intitola Unguarded l’autobiografia in uscita di Scottie Pippen in cui l’ex campione di basket si è espresso anche su The Last Dance, criticando Michael Jordan per il suo atteggiamento nella serie che gli ha ricordato, in negativo, i tempi vissuti ad i Chicago Bulls.

Ecco le parole di Scottie Pippen su Michael Jordan in The Last Dance:

Lui è stato pagato dieci milioni di dollari per la sua presenza nel documentario, mentre io ed i miei compagni non abbiamo visto un soldo, e questo è un altro modo per ricordare come funzionavano le cose in passato. Per un’intera stagione abbiamo permesso alle telecamere di entrare negli spogliatoi, nelle camere d’albergo e nelle nostre vite. Gli ultimi due episodi, così come i precedenti otto, hanno glorificato la vita di Michael Jordan, senza elogiare abbastanza me ed i miei compagni. E grande parte della colpa è da attribuire a Michael Jordan, perché i produttori hanno lasciato a lui gran parte del controllo. […] L’obiettivo di Michael è stato quello di dimostrare alle nuove generazioni il fatto che lui sia stato il più forte ai suoi Tempi, e che lo sia tutt’ora rispetto a Lebron James, che in molti lo ritengono suo pari, se non superiore.

Si tratta di parole che apriranno aspre polemiche, e che torneranno a far parlare dei Chicago Bulls degli anni Novanta, e magari saranno un’occasione per riguardare The Last Dance.