Qualcuno ha capito come contraffare i green pass, prova ne è che nella giornata di ieri è circolata online l’immagine di un certificato con i dati anagrafici di Adolf Hitler. Non è l’ennesima boutade di cattivo gusto del mondo No Green Pass, dato che alla scansione del QR Code il certificato risulta perfettamente valido. Viene riconosciuto dall’app VerificaC19.
Significa che qualcuno è in grado di vendere green pass anche a chi non si è vaccinato o non ha effettuato il tampone. Fino ad oggi si riteneva fosse impossibile.
Il Green Pass di Adolf Hitler è stato creato da un venditore che sul sito Raid Forums diceva di poter aggirare le norme sul certificato verde europee. Un utente, interessato dall’offerta, gli aveva chiesto di dimostrare le sue capacità creando un certificato verde con i dati anagrafici del fuhrer.
Il thread è in lingua inglese, mentre i certificati falsi risultano essere rilasciati dalla Polonia. Poco importa perché sono validi in tutta l’Europa, Italia inclusa. Probabilmente – anche se potrebbe essere un depistaggio – anche il venditore è di nazionalità polacca, dato che si firma con lo pseudonimo ‘przedsiebiorca’ (imprenditore in polacco). I certificati falsi vengono venduti ad un prezzo di 300 dollari.
La notizia potrebbe avere gravi conseguenze sul sistema di certificazione verde europeo. Ad esempio, le autorità potrebbero chiedere con urgenza l’aggiornamento di tutti i certificati rilasciati usando la chiave privata che sappiamo essere stata compromessa. Così chi è vaccinato potrebbe essere costretto a richiedere un certificato nuovo.
Per il momento sembra che le chiavi private compromesse siano due: una del CNAM, ente previdenziale francese, e l’altra di un’istituzione sanitaria polacca.
Ma non solo: lecito chiedersi quanti green pass falsi siano stati generati in questo modo. In tutta Europa, per quel che ne sappiamo, potrebbero esserci migliaia di persone con un green pass falso ma funzionante, in assenza di vaccino o tampone. Un bel problema.