Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato nei cinema di tutta Italia con gran successo ed è, naturalmente, un tassello immancabile del Marvel Cinematic Universe, con vari riferimenti incrociati al resto del mondo Marvel. Potreste dunque trovare utile la nostra guida con le 10 cose da sapere prima di andare a vederlo. Di che parla? Quali connessioni ha con i film precedenti? Chi sono i protagonisti? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, limitando gli spoiler a un paio di elementi dei film passati oramai noti a tutti. Per il resto, buon divertimento e buona visione!
Cos’è Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli
Quello con protagonista Shang-Chi è il venticinquesimo film facente parte del Marvel Cinematic Universe, e il secondo della cosiddetta Fase Quattro. Detta così, per chi non è un fan o quantomeno un conoscitore di questo universo narrativo, sicuramente intimorisce, ma niente paura: come vedremo fra poco, è una delle pellicole più stand-alone di tutto il catalogo Marvel Studios, un po’ come Guardiani della Galassia, per intenderci.
La trama vede Shang-Chi, giovane e virtuoso praticante di arti marziali, confrontarsi con un difficile passato e una pesante eredità, che pensava di essersi lasciato alle spalle: ma quando viene trascinato nella rete della misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli, il nostro eroe dovrà dimostrare di essere degno di un potere mistico superiore.
Le origini
Era il 1973 quando Steve Englehart e Jim Starlin crearono il personaggio di Shang-Chi, rifacendosi ai più grandi eroi dei film di Kung-Fu di quegli anni e, naturalmente, a Bruce Lee. Come tutti i supereroi dalla lunga vita editoriale, il personaggio ha attraversato diverse fasi, tenendo però saldi alcuni concetti base. Tra questi, la completa padronanza delle arti marziali (in particolare, naturalmente, il kung-fu) a livelli quasi sovraumani, pur tuttavia senza avere alcun vero superpotere, a differenza, ad esempio, di Iron Fist. Nel corso dei decenni ha acquisito o utilizzato gadget o poteri temporanei, ma ma il focus del personaggio è lo spingere la natura umana al limite grazie alla volontà e al duro allenamento.
Un altro punto cardine è il difficile rapporto col padre, che ha cambiato nome più volte nel corso della sua storia editoriale: originariamente è figlio nientemeno che di Fu Manchu, storico villain nato nei romanzi di Sax Rohmer e poi acquisito da Marvel, finché non l’ha nominalmente accantonato per questioni di diritti e di rappresentazione culturale ai limiti. L’ingombrante figura del padre criminale, in contrasto con la propria indole, è un elemento che rivedremo altrove (ad esempio nei Runaways) ma che assume una connotazione più significativa alla luce del confucianesimo, viste le radici orientali della serie, che ha mano a mano perso le connotazioni stereotipate per abbracciare invece una visione volta alla maggior comprensione e integrazione delle culture, come successo del resto con altri eroi, da Luke Cage a Kamala Khan.
Il Mandarino
Marvel Studios ha operato una mossa piuttosto furba, riguardo al noto Mandarino. Chiunque abbia visto Iron Man 3 sa che Tony Stark ha affrontato la minaccia di questo supercriminale, che sul finale si scopre essere niente più che un impostore, Trevor Slattery (interpretato da Sir Ben Kingsley), un attore fallito che sfrutta il nome di un famigerato criminale. Si tratta di un colpo di scena ben riuscito ma molto poco apprezzato dai fan dei fumetti originali: gli sceneggiatori degli Studios hanno dunque aggiustato il tiro con un susseguente corto (All Hail The King) in cui Trevor, ora in carcere, viene liberato dagli emissari del vero Mandarino, ovvero Xu Wenwu, che in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli scopriamo avere il volto di Tony Leung ed essere il padre del protagonista.
Il personaggio, dunque, nel film è una fusione di due diversi villain Marvel dei fumetti: il già citato Fu Manchu (divenuto poi Zheng Zu) e il misterioso quanto potente Mandarino, esperto guerriero, eccellente scienziato e unico in grado di sfruttare il pieno potenziale dei leggendari Dieci Anelli.
I Dieci Anelli
Nel film, i Dieci Anelli sono piuttosto grandi, dei veri e propri bracciali. Originariamente, nei fumetti, si tratta di classici anelli da dito, ma nel corso del tempo il Mandarino e i suoi Anelli hanno subito vari restyling (in uno di essi gli anelli diventano parte della sua colonna vertebrale!) per perdere le connotazioni più classiche e abbracciare nuove soluzioni creative. Il risultato, ad ogni modo, non cambia: ogni anello ha un differente potere di manipolazione della materia, donando al suo utilizzato un potere enorme, quasi invincibile.
Nel film, alcune cose sono state modificate ma la sostanza non cambia: riuscire a controllare gli Anelli garantisce potere e rispetto; inoltre, portando avanti un elemento di lore derivante dal primissimo film di Iron Man e, quindi, dal primissimo film dell’MCU, possiamo finalmente vedere in azione l’organizzazione criminale che prende il nome da questi mistici oggetti.
Cosa vedere prima di Shang-Chi
Come dicevamo all’inizio, non serve conoscere a menadito l’universo Marvel per godersi il film su Shang-Chi. I riferimenti ci sono, eccome, e c’è anche la presenza di alcuni personaggi secondari (non vi sveleremo quali, anche se si vedono già dai trailer!) ma i collegamenti non sono così profondi o importanti come in altre pellicole simili. Se volete, ad ogni modo, potete ripassare Iron Man, Iron Man 3, L’Incredibile Hulk e Doctor Strange, oltre al dittico degli Avengers Infinity War & Endgame.
Il cast
Shang-Chi è interpretato dall’attore, stuntman e marzialista Simu Liu, nato in Cina ma naturalizzato canadese, sostanzialmente sconosciuto nel nostro Paese prima di questo film. Liu è stato scelto per la parte perché incarna alla perfezione il personaggio: ha una grande fisicità marziale, è simpatico, ha il retaggio ideale e… una determinazione incrollabile. Dal tweet dell’ormai lontano 2018 in cui si proponeva per la parte ha lavorato sodo e ora… è un supereroe Marvel. Come direbbe Stan Lee… Excelsior!
OK @Marvel, are we gonna talk or what #ShangChi
— Simu Liu (@SimuLiu) December 3, 2018
Il cast comprende numerosi attori noti di origine cinese, come Meng’er Zhang e Fala Chen, oltre alla migliore amica del protagonista, Katy, interpretata dall’amatissima Awkwafina, e due leggende del cinema asiatico come Michelle Yeoh e Tony Leung.
Il regista, Destin Daniel Cretton, è originario di Maui e ha sempre posto al centro del suo cinema elementi sociali e personali, derivanti anche dalle sue esperienze personali e lavorative di quando si occupava di adolescenti disagiati nelle case famiglia. Shang-Chi è il suo primo blockbuster.
L’elemento culturale asiatico
Non è un mistero che Hollywood insegue e dà la caccia al botteghino cinese da molti anni, solitamente in maniera infruttuosa, perché non basta inserire personaggi e ambientazioni per catturare il pubblico locale con film che, comunque, sono pensati per l’occidente. Anche Disney ha provato, varie volte, e ha fallito: ad esempio con Iron Man 3 (la cui versione cinese conteneva addirittura delle scene aggiuntive apposite!) o il live action di Mulan. Eppure, Shang-Chi potrebbe essere la chiave di volta, perché proprio come successo con Black Panther riesce a parlare non solo al pubblico occidentale di ambientazioni esotiche (ma senza troppi luoghi comuni) ma anche a entrare in risonanza col pubblico asiatico (o di origine asiatica) attraverso un discorso culturale e di sentimento popolare, portato avanti da un cast, davanti e dietro la cinepresa, in gran parte cinese o di origine cinese. Questo è stato molto importante tanto per gli interpreti quanto per gli sceneggiatori che per il regista Destin Daniel Cretton, convinto dell’importanza del voler creare un’epica – davvero – asiatica all’interno del Marvel Cinematic Universe.
Sarà disponibile su Disney+, magari con Accesso VIP?
Il film seguirà il percorso standard delle varie “finestre” di distribuzione, dunque inizialmente sarà possibile vederlo solo al cinema, a differenza di Black Widow. Quest’autunno, naturalmente, uscirà anche in Home Video, come Digital Download e nei consueti formati retail in DVD e Blu-Ray. Per vederlo compreso all’interno del catalogo Disney+ dovremo attendere diversi mesi.
Trent’anni di tentativi
Dopo l’epopea degli Avengers, stiamo vedendo come Marvel Studios stia provando nuove strade e dando spazio a nuovi eroi, un po’ alla volta.
Il Marvel Cinematic Universe è partito da Iron Man, nel 2008, e ci sono voluti più di dodici anni per arrivare a Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, supereroe abbastanza collaterale per la Marvel che, però, potrebbe diventare una nuova hit “dal nulla”, esattamente come accaduto con altri titoli quali, ad esempio, Guardiani della Galassia o Ant-Man. Non si tratta, però, come alcuni possono pensare, di un personaggio di “seconda scelta” ora che tutti i più famosi sono già stati adattati dai fumetti allo schermo, anzi: Kevin Feige aveva nella lista dei desideri un film su questo personaggio da prima di molti altri.
Shang-Chi è un film che era nella lista dei “Non sarebbe fantastico farci un film?” da tipo vent’anni. È una grande storia, di un giovane uomo che realizza che il padre è essenzialmente uno dei più grandi supercattivi del mondo e uno dei più grandi criminali in circolazione. Come processi questa informazione? E come ti rapporti ad essa da bambino? Come evolvi da questa situazione?
Prima ancora di Feige e dei suoi Marvel Studios, quando ancora Marvel non aveva una divisione specifica per la produzione dei film e si appoggiava (se andava bene) alla co-produzione con altre case, Stan Lee stesso cercò a più riprese di realizzare un film sul personaggio, naturalmente in forma di stand-alone assoluto. Agli inizi degli anni ’90 era stato anche vicino ad avere Brandon Lee nella parte: chissà, magari ne sarebbe venuto fuori un Cult.
Il futuro
Non vi spoilereremo dove la pellicola porterà il protagonista e quali potrebbero essere le possibili evoluzioni future, ma sicuramente l’avventura, per Shang-Chi, è appena all’inizio. Lo vedremo un giorno negli Avengers? Tutto è possibile, anche se vi ricordiamo che non ci sono film sul supergruppo Marvel maggiore, all’orizzonte. Tuttavia, nel corso degli anni, il nostro è stato un Avenger e un Secret Avenger, un agente segreto e ha fatto anche parte degli Heroes for Hire e dei Marvel Knights, team che potrebbero rivivere in futuro, ripescando i personaggi disponibili e modificandone alcuni spot (in particolare, quelli visti nelle serie Marvel Netflix).
Leggi la recensione del film!
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è al cinema dal 3 agosto, distribuito da The Walt Disney Company.