The Suicide Squad – Missione suicida arriva il 5 agosto nei cinema di tutta Italia e sicuramente è uno di quei film da non perdere se amate i film d’azione ricchi di ironia: essendo però parte integrante del DC Extended Universe potreste trovare utile la nostra guida con le 10 cose da sapere prima di andare a vederlo. Di che parla? Quali connessioni ha con i film precedenti? Chi sono i protagonisti? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, rigorosamente spoiler free. Buon divertimento!
Cos’è The Suicide Squad – Missione suicida
The Suicide Squad – Missione suicida è il nuovo film Warner Bros. ispirato ai fumetti DC. Decimo tassello del DC Extended Universe, va dunque a collocarsi nella continuity della Justice League con protagonisti Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot etc. e funge anche da sequel di Suicide Squad (uscito nel 2016) e di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn (del 2020).
Non è necessario o fondamentale, tuttavia, aver visto i precedenti capitoli del franchise: i riferimenti sono relativamente blandi e quasi tutti i personaggi sono nuovi per il grande schermo. Gli unici che tornano dal precedente film sono Rick Flag, Captain Boomerang, Amanda Waller e naturalmente Harley Quinn.
Lo stesso regista, James Gunn, ha affermato che più che un sequel o un reboot, questo nuovo film… “è quel che è”, riproponendo il concept e alcuni personaggi ma facendo storia a sé. Un po’ come leggere una storia auto conclusiva a fumetti del team: se li conoscete già tanto meglio, altrimenti, è l’occasione buona per partecipare alla festa.
Questa è la sinossi ufficiale fornita da Warner Bros.:
Benvenuti all’inferno, cioè a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura Task Force X. Il motto del giorno è ‘O la va o la spacca’: si riuniscano una serie di truffatori, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Capitan Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica più amata di tutti, Harley Quinn. Quindi si armino pesantemente e si lascino cadere (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia, la Squadra sarà coinvolta in una missione di ricerca e distruzione, sotto la guida sul territorio del colonnello Rick Flag… e le direttive degli esperti tecnologici del governo di Amanda Waller nelle orecchie, che seguono ogni loro movimento. E come sempre, ad ogni mossa falsa rischiano la morte (per mano dei loro avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller). A voler scommetterci, la vincita è a loro sfavore – contro ognuno di loro.
James Gunn
Il regista della pellicola, nonché suo sceneggiatore, è James Gunn, che ha avuto praticamente carta bianca da parte di WB, forte del seguito e del successo raccolto negli ultimi anni grazie ai due capitoli di Guardiani della Galassia per i Marvel Studios, con cui ha portato alla celebrità un gruppo di furfanti spaziali che prima di allora non avevano mai brillato per popolarità, ricostituendone le fondamenta in maniera così portante che i fumetti stessi si sono poi adattati a quanto da lui raccontato sul grande schermo. Ovviamente, WB ha affidato a lui la gestione della nuova pellicola della Suicide Squad sperando in un effetto simile, dato che i risultati al botteghino e i consensi alla precedente incarnazione cinematografica della Squadra sono stati a dir poco tiepidi.
Gunn ha effettivamente dato fondo al suo estro distintivo in questa occasione, rendendo unico questo nuovo film. Tutti lo conosciamo, oggi, per le avventure di Star-Lord & co., ma con Suicide Squad è riuscito ad andare oltre, e al contempo a tornare alle origini delle follie che poteva scrivere all’interno della Troma, cosa di produzione specializzata in film horror low budget decisamente sopra le righe.
Di cosa parlano i fumetti?
Il film trae origine e ispirazione, come dicevamo, dai fumetti DC, presentando una sorta di versione supereroica de Quella sporca dozzina, con protagonisti di volta in volta variegate formazioni di villain DC Comics uniti da una missione comune. Non si tratta di un piano criminale, ad ogni modo, quanto di una vera e propria “black op” da parte del Governo, che solitamente nella persona del funzionario governativo dai pieni poteri Amanda Waller riunisce disperati dagli enormi poteri per fargli compiere missioni folli (se non, per l’appunto, suicide) altrimenti impraticabili per l’esercito e per i supereroi ufficiali, per via di “piccoli” problemi morali o giurisdizionali.
I convocati sono solitamente ergastolani imprigionati nel supercarcere di Belle Reve, che riceveranno sconti di pena nell’improbabile caso che riescano nella missione portando in salvo la pelle. E non stiamo parlando di situazioni ipotetiche: così come nel film, anche nei fumetti c’è sempre un’alta probabilità per i personaggi di “lasciarci le penne”. Per questo, i protagonisti delle storie sono solitamente cattivi di seconda e terza fascia: raramente troverete villain storici di Batman o Superman in queste storie, al di là di uno o due personaggi più famosi e inseriti a fare da traino nelle vendite. Far morire El Diablo ha chiaramente un peso diverso dal far morire Harley Quinn, ma nei fumetti tutto può succedere, quindi non si può mai star sicuri di quel che succederà!
Il cast
Gunn è riuscito ad avere un cast delle grandi occasioni per questo film, che non ha niente da invidiare al precedente, nonostante non siano più presenti star come Will Smith e Jared Leto. La prima personalità che spunta, chiaramente, è quella di Margot Robbie e della sua irresistibile Harley Quinn, ma tra i volti noti del grande e piccolo schermo abbiamo anche Viola Davis (nuovamente nei panni di Amanda Waller), il mitico Idris Elba come Bloodsport, il granitico John Cena è Peacemaker e uno tra gli ex Doctor Who più amati, Peter Capaldi, è The Thinker, un villain dalla suprema intelligenza.
Il gruppo di interpreti è comunque molto ben nutrito e rinforzato da vecchie conoscenze di Gunn, come suo fratello Sean, Michael Rooker, Nathan Fillion e addirittura Sylvester Stallone, che dà la voce a King Shark. Avrebbe dovuto/potuto esserci anche il suo grande amico Dave Bautista, interprete di Drax nei Guardiani, ma ha dovuto declinare l’offerta per la parte di Peacemaker per poter girare Army of the dead.
Perché la formazione della squadra è quasi del tutto diversa rispetto al film precedente?
Perché Gunn non ha riutilizzato i componenti del team del film precedente, semplicemente integrandoli con qualche new entry, come fatto con Guardiani della Galassia Vol. 2? Semplicemente perché, come dicevamo precedentemente, ha ricevuto carta bianca per proporre la storia che voleva, con i personaggi che voleva. A differenza di quanta avvenuto in Marvel, qui la continuity rappresentava un problema molto più relativo, e non c’era motivo di restare fedeli a una narrazione che, a conti fatti, non aveva necessità di continuare sugli stessi binari, dato anche che il precedente film era opera di un altro autore. Gunn, consenso degli attori permettendo, avrebbe potuto richiamare l’intero cast del film precedente o fare completa tabula rasa: ha invece intelligentemente deciso di dare continuità al mondo narrativo confermando alcuni personaggi ma rendendo comunque il tutto un one-shot senza legami stringenti con gli altri film.
Joker & Harley
Essendo, nei fumetti – e in generale- uno dei villain per eccellenza dell’universo DC, Joker non è mai stato parte integrante della Suicide Squad, anche se indirettamente ha avuto, a volte, una sua importanza, soprattutto in relazione al fatto che invece, negli ultimi anni, più volte è capitato che nei ranghi della squadra suicida rientrasse la sua amante Harley Quinn. Joker è stato presente, nel primo film, anche se non esattamente come membro effettivo: ad ogni modo non tornerà in questa pellicola, né interpretato da Jared Leto né in altra forma. Harley, invece, c’è: nonostante il suo film da solista non sia andato benissimo, il pubblico ama molto Margot Robbie e averla avrebbe sicuramente arricchito la scena, quindi Gunn ha volentieri accolto l’invito (non tassativo) di Warner Bros. a includerla anche stavolta.
Peacemaker
The Suicide Squad – Missione suicida recupera dal precedente film anche Rick Flag e Captain Boomerang, inserendo anche un fantastico Idris Elba come Bloodsport: tuttavia a fare la parte da leone, in termini di protagonismo maschile, è John Cena, il cui Peacemaker è sembrato così interessante a Gunn e a HBO Max da dedicargli anche una serie tv da otto episodi di prossima uscita, sempre scritta e diretta dal cineasta americano.
I villain del film
Non ci sarà un solo, vero, “cattivo” nel film. In verità, potremmo quasi dire che “non ci saranno buoni”: a differenza di Guardiani della Galassia, i cui protagonisti non sono certo degli stinchi di santo ma sono comunque dei veri antieroi, i componenti della Suicide Squad sono tutti supercriminali, più o meno malvagi e, sopratutto, più o meno folli. Se dovessimo metterli in scala, tuttavia, le gradazioni sarebbero diverse, e comunque possiamo dire, quantomeno, che sono “dalla parte dei buoni”, se riusciamo a pensare ad Amanda Waller come a un personaggio “buono”.
Ad ogni modo, l’antagonista principale della squadra suicida sarà… una gigantesca stella marina. No, non stiamo scherzando: Starro vuole dominare il mondo e può fare ricorso ad enormi poteri intergalattici.
Starro è buffissimo perché è ridicolo. Un’enorme stella marina cerulea… ma è anche assurdamente terrificante. Quand’ero piccolo, pensavo fosse la cosa più terrificante di sempre ma allo stesso tempo mi rendevo conto fosse in qualche modo ridicolo. Il che lo rende perfetto: esemplifica quel che è il film stesso. Ridicolo, ma anche terrificante e serio allo stesso tempo.
ha affermato in merito James Gunn.
Ci sarà un terzo film dedicato alla Suicide Squad?
Al momento, non è stato annunciato nulla ufficialmente, né ci sono voci di corridoio in merito. Il futuro del DC Expanded Universe non appare molto definito al momento, e sappiamo solo che Peacemaker avrà la sua serie tv e che Margot Robbie si è detta disponibile a continuare a interpretare il personaggio di Harley Quinn in altre pellicole dell’universo DC. Missione suicida ha una scena durante i titoli di coda, ma naturalmente non vi diremo di cosa parla o a cosa potrebbe portare.
La critica internazionale l’ha promosso a pieni voti
“Grazie alla singolare visionarietà di James Gunn, The Suicide Squad si può definire una divertente e frenetica rivisitazione del materiale originale, con, in aggiunta, una forza anarchica e violenta.”
Questo il giudizio complessivo di Rotten Tomatoes, l’aggregatore di voti più importante sul web, che ha certificato il film come “Fresh” ovvero bello e da vedere, con ben il 96% di consensi.
Un risultato eccellente, dato che ha convinto anche la critica più snob, puntando a essere il pop-corn movie più divertente ed esagerato del DC Extended Universe.
The Suicide Squad – Missione suicida arriva nei cinema di tutta Italia il 5 agosto, distribuito da Warner Bros. Pictures.