La recensione di Beastars 2 non può che partire da un presupposto: questo il tipo di anime che potresti consigliare a chiunque perché non solo rielabora in modo eccellente il tema del diverso che protegge i più deboli, ma lo fa raccontando una storia che non diventa mai scontata o banale. Il character design di Paru Itagaki è innovativo e sfrutta uno stile a metà tra CG e tradizionale.
Ogni personaggio costruisce un mondo unico, la trama fonde insieme elementi di mistero e di dramma liceale, e c’è un senso di strano sperimentalismo che pervade la serie e la fa sembrare un’opera d’arte legittimamente audace.
La trama della seconda stagione prosegue con Legoshi che è ancora alla ricerca dell’assassino di Tem, la cui identità viene finalmente rivelata. Naturalmente il nostro protagonista è sempre alle prese con i suoi dilemmi interiori e su come diventare più forte per poter stare insieme ad Haru. In questi nuovi episodi incontrerà anche Rokume, un serpente a sonagli, che gli affiderà la missione di smascherare l’assassino di Tem. Ad ogni modo, il viaggio di interiore e non solo di Legoshi fa da spina dorsale alla narrazione della seconda stagione, che non è solo una storia di formazione ma una storia personale. Di seguito il trailer YouTube della seconda stagione:
Lupus in fabula
Con questa recensione di Beastars 2 vogliamo concentrarci sui punti salienti e uno di questi e che la seconda stagione rivela molto di più sul passato di Louis. Il nostro amato cervo rosso (se non lo amate, peggio per voi) nel finale della prima stagione, aveva giustiziato freddamente il capo della Shishigumi, e si era ritrovato a comandare quei bei micioni e a gestire le attività del mercato nero. È qui Beastars 2 inizia in molti modi a svelare il suo divario culturale carnivoro-erbivoro, riducendo anche la facciata di un personaggio arrogante per rivelare una personalità molto più interessante e sensibile.
Ciò che ha funzionato meglio nella prima stagione e continua fino a qui è la fusione di più elementi narrativi: omicidio-mistero e dramma liceale, animazione tradizionale e computerizzata, personaggi antropomorfi che non possono fare a meno di soccombere al loro lato animale il più delle volte e altri che vi si oppongono. I fan del manga avranno un’idea migliore di ciò che li aspetta, ma anche per chi non lo ha mai letto, la serie fa un lavoro perfetto nel dargli vita, senza tralasciare nessun aspetto.
La stagione 2 di Beastars supera se stessa e arricchisce sia il suo mondo che i personaggi all’interno, sviluppa il mistero e i temi centrali ed espande ciò che è accaduto prima in modi logici e interessanti.
Le strade si dividono per rincontrarsi di nuovo
Proseguiamo la recensione di Beastars 2 con un’ammissione: la prima stagione ci ha riportato a leggere i manga perché, quando è finita, avevamo bisogno di sapere cosa sarebbe successo dopo. La seconda invece, ci ha portato a rivedere regolarmente i singoli volumi del manga di Paru Itagaki per non tralasciare nessun dettaglio. Animata da Studio Orange, la stagione 2 di Beastars spinge i personaggi in situazioni più violente e oscure.
La stagione 2 si tuffa senza salvagente nelle domande più grandi sulla coesistenza di erbivori con carnivori, usando i protagonisti della serie, Legoshi e Louis per chiarire il punto.
La prima stagione, come sappiamo, si era conclusa con la scomparsa di Louis, Legoshi che aveva salvato Haru dalla Shishigumi e l’omicidio di Tem che era ancora irrisolto. La stagione 2 di Beastars va avanti e si concentra su Louis e Legoshi che percorrono percorsi molto diversi ma alla fine si incontrano di nuovo. Da una parte abbiamo Louis, che ora è il leader della Shishigumi, un sindacato criminale organizzato composto interamente da leoni. Mangia carne, abbandona il padre adottivo e frequenta sia il mercato nero che uno strip club. Sta inseguendo un futuro che lo metta al di sopra dei carnivori e gli impedisca di diventare di nuovo una preda. Questo non perché ha la protezione da parte dei carnivori, ma perché è diventato uno di loro. O, per certi versi, meglio di loro.
Legoshi, d’altro canto, è ancora più impegnato a diventare un protettore degli erbivori. Frequenta il mercato nero per altri motivi, si allena con il panda Gohin, spingendo il suo corpo alla fame, tosa la sua pelliccia e vuole diventare qualcuno che può fermare tutti i divoratori.
Louis è esposto al mondo e lo accetta. Legoshi rimane ingenuo ma guidato da un senso di giustizia che non accetta compromessi.
Una storia dalle tinte noir
Ci avviamo alla conclusione della recensione di Beastars 2 con una considerazione importante, laddove la stagione 2 non mostra l’allenamento e le oscure connessioni tra erbivori e carnivori, si stabilisce anche in un nuovo genere: il noir. La stagione inizia con Legoshi che rintraccia l’assassino di Tem. Dotata di una colonna sonora jazz questa stagione, con colpi di scena e indagini simil-poliziesche, fa incarnare a Legoshi l’ossessione per le storie poliziesche noir in modo pieno di sentimento. In effetti, il forte perno nel tono della prima stagione è una testimonianza dei temi che la serie sta esplorando.
Mentre questa parte del manga è mozzafiato, il modo in cui lo studio Orange l’ha adattata lo è ancora di più.
Inoltre ascoltare il fenomenale lavoro vocale di Jonah Scott e Griffin Puatu, rispettivamente nei panni di Legoshi e Louis nel doppiaggio inglese, fa sentire ancora di più l’atmosfera cupa, la tensione attorno alle loro identità e il loro conflitto interno di essere attratti l’uno dall’altro.
Ad essere onesti, a volte Beastars come anime sembra completamente diverso dal manga. Ciò non è dovuto a deviazioni dal materiale originale, ma perché lo stile artistico è così drasticamente diverso dall’opera d’arte di Itagaki. La profondità che l’animazione consente alla storia di mostrare si sente, in particolare nei momenti in cui i sensi come la vista e l’olfatto entrano in gioco. Lo studio di animazione ha trovato un equilibrio stilistico che utilizza l’animazione CGI per i personaggi e il 2D per gli sfondi, un modo unico che funziona alla perfezione per la storia.
Beastars 2 è disponibile per la visione su Netflix.
La recensione di Beastars 2 non può che concludersi con un correte a vederlo se non lo avete fatto oppure guardatelo di nuovo per non perdervi nemmeno un frame. Esagerazioni a parte, la seconda stagione è riuscita a migliorarsi sotto ogni punto di vista e ha sperimentato sempre nuovi stili di narrazione. La storia prende svolte inaspettate e non si riesce davvero a predire a che profondità potrà arrivare.
- I personaggi con tutte le loro sfumature
- La storia mai prevedibile
- La colonna sonora
- Lo stile d'animazione
- Gli spunti che riesce a dare a livello intellettuale
- Aspettare la terza stagione