Kevin Feige l’aveva detto: la serie dedicata a Loki sarebbe stata fondamentale per la Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe. E così è stato. Da qui in poi si apre una nuova era per il franchise dedicato agli eroi Marvel. Disponibile tutta su Disney Plus, la miniserie avrà una seconda stagione.

Nella prima abbiamo ritrovato Tom Hiddleston nei panni sfuggenti di Loki e conosciuto anche diverse facce nuove. A partire da Ravonna Renslayer, giudice della TVA, la Time Variance Authority, organizzazione che esiste al di fuori dello spazio-tempo e controlla che la Sacra Linea Temporale non subisca alterazioni. Un altro personaggio è quello di B-15, Cacciatrice della TVA, il cui compito è contenere (e in casi estremi falciare) le varianti come Loki.

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A interpretarle sono le attrici inglesi Gugu Mbatha-Raw e Wunmi Musaku (che conosce Tom Hiddleston dai tempi della scuola d’arte drammatica). Le abbiamo incontrate via Zoom e riflettuto con loro su cosa renda un villain tale, o, come si dice nella serie, “cosa rende Loki un Loki” e, alla luce di quanto accaduto in questi sei episodi, quanto le priorità nel MCU siano totalmente cambiate.

 

Intervista a Gugu Mbatha-Raw e Wunmi Musaku

 

Loki e la nuova fase del Marvel Cinematic Universe

Nella TVA le Gemme dell’Infinito sono usate come fermacarte. Secondo te cosa direbbe Thanos?

Gugu Mbatha-Raw:

Oddio, non ne ho idea. È la cosa divertente della TVA e di Renslayer: il viaggio degli Avengers viene visto con un sano distacco. La TVA si differenzia da quanto abbiamo visto fino a ora nell’universo Marvel.

Renslayer non è per niente colpita da Loki. Molte delle cose che accadono fuori dalla TVA lì dentro non hanno significato. Loki non può usare i suoi poteri magici e la TVA ha un quadro generale del Multiverso e mette tutto nella giusta prospettiva.

È divertente vedere le Gemme dell’Infinito usate come fermacarte.

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Wunmi Musaku:

Thanos direbbe: che senso ha tutto questo? Ha uno spirito contemplativo. Direbbe: che senso ha tutto questo?

 

 

Loki e i villain del Marvel Cinematic Universe

Una delle domande importanti della serie è cosa rende tale un villain. Il cattivo della mia storia potrebbe essere l’eroe della sua. Che ne pensi? Come si diventa villain?

Wunmi Musaku:

Capisco le motivazioni dei villain, specialmente quelli del marvel Cinematic Universe. Capisco perfettamente Thanos, Killmonger e Loki. No, Loki a volte penso che sia cattivo. Per quanto riguarda Thanos e Killmonger invece li capisco. Non penso abbiano torto: si comportano nel modo sbagliato ma hanno ragione.

Non so cosa ci renda villain. Credo dipenda dagli occhi di chi guarda, da che parte stai. Da cosa è importante per te. Lo vediamo ogni giorno: oggi siamo molto polarizzati. Abbiamo la destra e la sinistra. Credenti e atei. A seconda della fazione in cui stai gli altri hanno torto e sono cattivi.

Abbiamo bisogno di capirci ed entrare in connessione.

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Gugu Mbatha-Raw:

È una domanda interessante: normalmente Loki è considerato un villain. Ma adesso è un antieroe, perché facciamo il tifo per lui nella serie. È un’amabile canaglia.

Uno dei temi della serie è chiedersi proprio se si è totalmente buoni o totalmente cattivi. Ogni personaggio è imperfetto. Questo è molto umano e comprensibile.

È bello rendere verosimili gli archetipi dell’eroe e del villain, dando loro un po’ di complessità, come succede nella vita reale.

 

Loki è disponibile su Disney Plus.