Presto la pubblicità arriverà anche sui videogiochi. La “colpa” è di un’azienda chiamata PlayerWON.

I videogiochi per console e computer sono uno dei pochissimi medium privi di interruzioni pubblicitarie. Per ora. Un’azienda chiamata playerWON vuole cambiare questa regola. L’azienda ha già stretto accordi con alcuni colossi dell’industria, come EA e Hi-Rez. Proprio con Hi-Rez è stato avviato un primo programma di testing, usando il popolare MOBA “Smite“.

I risultati sono stati giudicati incoraggianti: i giocatori inseriti nel programma di testing, e che quindi hanno visto le pubblicità tra un match e l’altro, hanno dimostrato una maggiore propensione a continuare a giocare e spendere soldi all’interno dello store in-game.

La tecnologia di PlayerWON non si limita ad inserire dei video pubblicitari all’interno dei videogiochi. L’obiettivo dell’azienda è quello di unire gamification e pubblicità, ricompensando il giocatore per gli spot visti. Spesso la ricompensa si traduce in skin o crediti da usare all’interno del videogioco.

La tecnologia viene data in licenza agli sviluppatori, che possono quindi adattarla alle esigenze specifiche del gioco e del publisher.

Alle aziende l’idea di PlayerWON fa parecchio gola: i giovanissimi sono considerati irraggiungibili dai media tradizionali, tant’è che le aziende si sono ormai da tempo rassegnati a strumenti un tempo meno convenzionali, come i product placement, le sponsorizzazioni da parte dei content creator e accordi commerciali come quelli visti in NBA 2K (con alcuni brand di sneaker e magliette) e in Final Fantasy.  La soluzione di PlayerWON si presenta come più semplice ed economica.