In Europa gli utenti Android avranno più libertà, sul fronte dei motori di ricerca proposti di default dagli smartphone. I concorrenti diretti del servizio di Google potranno chiedere di comparire nelle opzioni alternative e non dovranno più pagare un solo centesimo all’azienda americana.

L’Unione Europea aveva condannato Google al pagamento di 4 miliardi di euro di multa nel 2018. La tesi? Google abusava della sua posizione dominante sul mercato per eliminare possibili concorrenti.

Così in Europa ora cambia musica: Google non potrà più alzare barriere d’ingresso alla concorrenza, le aziende potranno proporre liberamente e senza oneri il loro motore di ricerca. In Europa e in Regno Unito, Google proporrà all’utente 12 diversi possibili motori di ricerca.

I primi cinque motori di ricerca, nella lista proposta all’utente, saranno sempre i cinque più usati dagli utenti — così come indicato dalle analisi di StatCounter. L’ordine di proposta, ad ogni modo, sarà casuale.

Ai cinque più popolari, seguiranno altre 7 alternative sempre mostrate in ordine casuale e pescate trai vari motori di ricerca minori che si saranno proposti per l’inclusione nella lista — esistono comunque dei requisiti di buon senso.

Fino ad oggi Google mostrava solo quattro possibili opzioni all’utente: una era Google, mentre le altre tre venivano vendute all’asta  e in genere erano i servizi di grosse aziende come Microsoft o Yahoo. Negli USA, in assenza di un provvedimento analogo, continuerà ad essere così.

A festeggiare sono realtà come DuckDuckGo che, attraverso il suo CEO Gabriel Weinberg, ha festeggiato per la notizia puntando comunque il dito contro Google “che avrebbe dovuto prendere questa decisione, da sola, anni fa”.

La lista dei motori di ricerca alternativi sarà mostrata da Android al momento dell’inizializzazione del device, il che significa che le principali alternative saranno mostrate all’utente una singola volta. Secondo Weinberg, l’utente dovrebbe poter avere la possibilità di vedere le alternative sempre, con un’apposita sezione nelle impostazioni del device.