Troy Hunt, creatore e gestore del sito Have I Been Pwned, ha annunciato la decisione di voler rendere open-source il suo portale, ma non solo: ora il sito collaborerà direttamente con l’FBI, così da estendere a dismisura il database di informazione a cui attingere per il servizio.
Se non ne avete mai sentito parlare, vi basti sapere che Have I Been Pwned è una raccolta d’archivio attraverso cui è possibile controllare se i propri indirizzi email o i propri numeri di telefono siano stati in qualche modo trafugati in una delle molte, moltissime fughe di dati che orbitano sulla Rete. Spoiler, probabilmente il vostro contatto verrà identificato come compromesso.
Il passaggio all’open-source, coordinato da .NET Foundation, dovrebbe consentire un approccio maggiormente partecipato e capillare, potenzialmente potenziando di gran lunga le possibilità di analisi del già ottimo sito.
Il rapporto tra Have I Been Pwned e l’FBI nasce invece per stimolo dell’intelligence stessa, la quale si è avvicinata al portale per iniziare un confronto che, eventualmente, potrebbe portare alla creazione di un modello che andrà a notificare tutti coloro le cui informazioni sono finite nelle mani sbagliate.
In occasione del post, Hunt non ha mancato di sottolineare come sempre più persone stiano adoperando il suo motore di ricerca, cosa che dimostra come la consapevolezza degli abusi digitali sia ormai parte integrante della nostra vita quotidiana.
Getting closer and closer to the 1B requests a month mark for @haveibeenpwned's Pwned Passwords. 99.6% of those have come direct from @Cloudflare's cache too 😎 pic.twitter.com/zRRbkhT27P
— Troy Hunt (@troyhunt) May 27, 2021
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